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giovedì 2 ottobre 2014

Simeone ed Anna - Luca 2:25/38

Ü Simeone
Simeone appartiene a quegli Israeliti che, con cuore sincero, attendevano il Messia, Colui che, secondo Isaia 40:1, avrebbe portato la consolazione al popolo. Era giusto, timorato di Dio ed è per queste caratteristiche che lo Spirito Santo, che era sopra di lui, poteva rivelargli cose che altri non avrebbero comprese (25).
Fra i tanti fanciulli che erano là nel Tempio, in quel giorno, ecco arrivare il piccolo Gesù. Simeone, che lo prende fra le braccia, comprende, per lo Spirito, la differenza dagli altri ed intona un cantico dalla portata profetica, molto più vasta di tutte le altre precedenti.
Simeone è un bell’esempio di un credente che vive con l’orologio divino ed agisce secondo le direttive divine (27).

Ü La profezia di Simeone
Simeone apre la sua bocca per una lode toccante. Inizia con una dichiarazione personale (29) per contemplare in seguito, l’estensione della liberazione divina: Dio che agisce in grazia nell’annunciare la salvezza alle Nazioni (32a) senza privare Israele delle promesse che sono senza pentimento. La legge si limitava ad un popolo, la grazia è indirizzata a tutti.
Poi, Simeone ha, da parte di Dio, il gravoso compito di annunciare che prima di essere “a rialzamento di molti in Israele” (34) il Signore avrebbe dovuto essere crocifisso. Forse Maria non ha compreso subito queste parole ma, man mano che l’opposizione e l’odio nei confronti del figlio si facevano più violente, avrà ripensato alle parole del vecchio Simeone e sarà rimasta incoraggiata dalla promessa finale di cui questa profezia parlava.

Ü Anna, parla di Lui
Anna conosce la sua genealogia (36) ed è profetessa. Dopo secoli di silenzio ecco, in Israele si alza la voce di una donna di una tribù pressoché dispersa in mezzo alle Nazioni. Tuttavia lei è là dove Dio la vuole ed esercita il compito che Dio le ha assegnato. Presa dal suo compito non si allontana dal Tempio e serve Dio con digiuni e preghiere giorno e notte. Dunque, un servizio costante, che sorpassava le abitudini dei giudei pii che lo facevano due volte al giorno. La fedeltà e la consacrazione di Anna la qualificano per lodare Dio e per parlare a tutti del Fanciullo.

Il Signore ci dia di manifestare gli stessi caratteri di questa coppia. Che ciascuno di noi sappia dipendere dallo Spirito Santo e testimoniare al mondo intero della persona divina del Signor nostro  Gesù Cristo.


D.C.