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Simeone
Simeone appartiene a quegli Israeliti che, con cuore sincero,
attendevano il Messia, Colui che, secondo Isaia 40:1, avrebbe portato la
consolazione al popolo. Era giusto, timorato di Dio ed è per queste
caratteristiche che lo Spirito Santo, che era sopra di lui, poteva rivelargli
cose che altri non avrebbero comprese (25).
Fra i tanti fanciulli che erano là nel Tempio, in quel giorno, ecco
arrivare il piccolo Gesù. Simeone, che lo prende fra le braccia, comprende, per
lo Spirito, la differenza dagli altri ed intona un cantico dalla portata
profetica, molto più vasta di tutte le altre precedenti.
Simeone è un bell’esempio di un credente che vive con l’orologio divino
ed agisce secondo le direttive divine (27).
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La profezia di
Simeone
Simeone apre la sua bocca per una lode toccante. Inizia con una
dichiarazione personale (29) per contemplare in seguito, l’estensione della
liberazione divina: Dio che agisce in grazia nell’annunciare la salvezza alle
Nazioni (32a) senza privare Israele delle promesse che sono senza pentimento.
La legge si limitava ad un popolo, la grazia è indirizzata a tutti.
Poi, Simeone ha, da parte di Dio, il gravoso compito di annunciare che
prima di essere “a rialzamento di molti
in Israele” (34) il Signore avrebbe dovuto essere crocifisso. Forse Maria
non ha compreso subito queste parole ma, man mano che l’opposizione e l’odio
nei confronti del figlio si facevano più violente, avrà ripensato alle parole
del vecchio Simeone e sarà rimasta incoraggiata dalla promessa finale di cui
questa profezia parlava.
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Anna, parla di Lui
Anna conosce la sua genealogia (36) ed è profetessa. Dopo secoli di
silenzio ecco, in Israele si alza la voce di una donna di una tribù pressoché
dispersa in mezzo alle Nazioni. Tuttavia lei è là dove Dio la vuole ed esercita
il compito che Dio le ha assegnato. Presa dal suo compito non si allontana dal
Tempio e serve Dio con digiuni e preghiere giorno e notte. Dunque, un servizio
costante, che sorpassava le abitudini dei giudei pii che lo facevano due volte al giorno. La fedeltà e la
consacrazione di Anna la qualificano per lodare Dio e per parlare a tutti del
Fanciullo.
Il Signore ci dia
di manifestare gli stessi caratteri di questa coppia. Che ciascuno di noi
sappia dipendere dallo Spirito Santo e testimoniare al mondo intero della
persona divina del Signor nostro Gesù
Cristo.
D.C.