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giovedì 30 ottobre 2014

L’unita’ del popolo – (Giosuè 4:1/24)


Ø  Le dodici pietre
Dio parla a Giosuè dopo che tutto il popolo ha passato il Giordano per dare alcune direttive riguardo ad un monumento che avrebbe dovuto rimanere come ricordo per le generazioni future.
Un uomo per tribù avrebbe dovuto raccogliere dal fiume una pietra e portarla sull’altra sponda. Le pietre avrebbero dovute essere raccolte nel punto in cui i sacerdoti, con l’arca, si erano fermati per lasciare che il popolo passasse all’asciutto. Altre dodici pietre furono prese dall’altra sponda e messe nel Giordano esattamente nel luogo da dove erano state prese le prime.

Ø  Potenza e unità
Queste pietre avrebbero dovuto, non solo testimoniare dell’unità del popolo allorché le tribù di Ruben, Gad e la metà di Manasse sarebbero tornate indietro per possedere la loro eredità al di qua del Giordano, ma anche che Dio aveva operato un miracolo dividendo le acque all’ingresso dell’Arca (3:15). Era una testimonianza per loro, ma anche un ricordo per le generazioni future (6/7) così come il rito della Pasqua (Es 13:14/15).  Esse sarebbero state anche un segno affinché “tutti i popoli della terra riconoscano che la mano del SIGNORE è potente” (24).
La Parola parla di diversi monumenti eretti proprio allo scopo di suscitare un ricordo col passare degli anni. Essi corrispondono, oggi, ai nostri atti di testimonianza che dovrebbero stimolare l’interesse altrui e, soprattutto, dei nostri figli. Essi servono a stimolare l’interesse e preparare delle belle occasioni per parlare dell’opera del Signore in noi.

Ø  Le due tribù e mezza
Come da accordi presi con Mosè prima (Nu 32:27) e confermati a Giosuè dopo (Gs 1:16), i guerrieri di queste tribù passarono in armi il Giordano col resto del popolo pronti a conquistare il paese coi loro fratelli. Benché molto più numerosi, come risulta dal censimento all’uscita dal deserto (Nu 26), solo 40.000 (13) tennero fede alle promesse. Non è forse così ancora oggi? Quanti buoni propositi quando si prende un impegno per un servizio per il Signore, ma, poi, col passare del tempo altri impegni prendono il sopravvento e si ricerca più il “proprio interesse” che quello di Cristo (Fl 2:21)
Dio ha fatto entrare il popolo nel paese che aveva giurato di dare ad Abramo ed alla sua progenie (Es 6:8), mantenendo fede alla promessa. Ora sarebbe stato compito del popolo combattere le battaglie dell’Eterno per la sua conquista con alla testa Giosuè che prende il posto di Mosè.

Dio mantiene sempre fede alle Sue promesse! Sia nostro l’impegno di testimoniare con rinnovato zelo la potenza di Dio e l’unità del Suo popolo!


D.C.