Non comportatevi più come si comportano i
pagani… estranei alla vita di Dio.
Efesini
4:17-18
La mia parola non è forse come un fuoco, dice
l’Eterno, e come un martello che spezza il sasso?
Geremia
23:29
Un martello che
spezza il sasso
Durante una
spiegazione del capitolo 4 della lettera di Paolo agli Efesini, un amico
cristiano ha raccontato questo fatto, autentico.
Un giorno un giovane
entra in una sala di riunione in cui è annunciato il vangelo. Colpito in modo
straordinario dal messaggio della grazia divina, confessa i suoi peccati e
riceve la piena certezza del perdono di Dio. Esce completamente liberato; ha
trovato la vera pace per la sua anima.
Il giorno seguente,
si reca come al solito nel laboratorio di fabbro dove lavorava. Appena
arrivato, afferra il martello e dice ai compagni di lavoro: “Vedete, amici, il
mio cuore era duro come quest’incudine” Poi, vibrando un colpo violento,
aggiunge: ”Dio ha infranto la mia volontà!” Nei giorni seguenti subisce molti
scherni da parte dei compagni di lavoro non credenti, ma continua a manifestare
una fede viva e una gioia tranquilla. Quando poi deve lasciare il laboratorio
per un altro lavoro, uno schernitore scrive sulla porta del suo armadietto
vuoto: “Gesù è partito!” Che testimonianza ha reso quel compagno, senza
rendersene conto, alla trasformazione completa di quel giovane!
Prima della sua
conversione, il cuore di questo giovane era, come quello dei suoi compagni,
dominato dall’incredulità e ribelle alla volontà divina. Ma la Parola di Dio
non è forse “come un martello che infrange il sasso”? (Geremia 23:29).
Il suo
comportamento, completamente mutato, ha dimostrato ch’egli apparteneva a un
nuovo padrone. Era passato “dal potere di Satana a Dio” (Atti 26:18), aveva
“rivestito l’uomo nuovo” (Efesini 4:24), vale a dire era stato trasformato
dalla fede in Cristo.