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sabato 15 novembre 2014

15 Novembre

Non comportatevi più come si comportano i pagani… estranei alla vita di Dio.
Efesini 4:17-18

La mia parola non è forse come un fuoco, dice l’Eterno, e come un martello che spezza il sasso?
Geremia 23:29

Un martello che spezza il sasso

Durante una spiegazione del capitolo 4 della lettera di Paolo agli Efesini, un amico cristiano ha raccontato questo fatto, autentico.
Un giorno un giovane entra in una sala di riunione in cui è annunciato il vangelo. Colpito in modo straordinario dal messaggio della grazia divina, confessa i suoi peccati e riceve la piena certezza del perdono di Dio. Esce completamente liberato; ha trovato la vera pace per la sua anima.
Il giorno seguente, si reca come al solito nel laboratorio di fabbro dove lavorava. Appena arrivato, afferra il martello e dice ai compagni di lavoro: “Vedete, amici, il mio cuore era duro come quest’incudine” Poi, vibrando un colpo violento, aggiunge: ”Dio ha infranto la mia volontà!” Nei giorni seguenti subisce molti scherni da parte dei compagni di lavoro non credenti, ma continua a manifestare una fede viva e una gioia tranquilla. Quando poi deve lasciare il laboratorio per un altro lavoro, uno schernitore scrive sulla porta del suo armadietto vuoto: “Gesù è partito!” Che testimonianza ha reso quel compagno, senza rendersene conto, alla trasformazione completa di quel giovane!
Prima della sua conversione, il cuore di questo giovane era, come quello dei suoi compagni, dominato dall’incredulità e ribelle alla volontà divina. Ma la Parola di Dio non è forse “come un martello che infrange il sasso”? (Geremia 23:29).

Il suo comportamento, completamente mutato, ha dimostrato ch’egli apparteneva a un nuovo padrone. Era passato “dal potere di Satana a Dio” (Atti 26:18), aveva “rivestito l’uomo nuovo” (Efesini 4:24), vale a dire era stato trasformato dalla fede in Cristo.