Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il
culto.
Matteo
4:10
Tutti onorino il Figlio come onorano il Padre.
Chi non onora il Figlio non onora il Padre che l’ha mandato.
Giovanni
5:23
A chi rendere
culto?
Il culto è ogni
servizio che i credenti rendono a Dio. È questo il vero senso della parola.
Un servizio particolarmente elevato è l’adorazione, dovuta a Dio solo.
Ma la parola
culto ha assunto anche un altro significato: quello di liturgia o d’insieme di
pratiche regolate da una religione per rendere qualche servizio. Purtroppo esso
può non essere altro che una forma, un insieme di riti esteriori, un
formalismo. Ma “Dio è spirito; e quelli che l’adorano bisogna che l’adorino in
spirito e verità” (Giovanni 4:24). La forma, anche se corretta, non ha alcuna
importanza se è priva di contenuto.
Il terzo
significato di questa parola è ancora più lontano dal pensiero di Dio: indica
un’ammirazione mista a venerazione per una persona o un’idea. È così che si
parla del culto degli antenati, della patria, della famiglia, del denaro… Si
parlerà anche di un’ammirazione fanatica o d’un amore esclusivo per un oggetto,
un film, una canzone, un artista… È un culto di idoli.
Che cos’è un
idolo? È un fenomeno di moda, una chimera, una cosa vana. Gl’idoli sono “opera
delle mani dell’uomo,… non parlano,… non vedono,… non odono… Come loro sono
quelli che li fanno, tutti quelli che in essi si confidano” (Salmo115:4-8).
Essi non daranno mai un senso alla vita. Non fanno parte delle cose divine ed
eterne.
Più che futili,
questi idoli sono pericolosi, perché trascinano lontano dal solo Dio vivente e
vero.