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mercoledì 5 novembre 2014

Una grande vittoria - Giosuè 6:1/26

Israele è di fronte ad una città “ben chiusa e barricata”. Gli abitanti sono rinchiusi dentro a porte chiuse.  Ciò che i conquistatori  non sanno  sono le motivazioni  di questo  atteggiamento:  paura (1)!
Giosuè riceve tutte le disposizioni per questa battaglia che possono stupire ma che sono, comunque, “la volontà di Dio” (2/5).

Dopo la conversione, per ogni credente, inizia un cammino di conquista come Paolo scriveva agli Efesini, anche se precisa: “il nostro combattimento infatti non è contro carne e sangue” (Ef 6:12). La vittoria di Cristo ci rende più che vincitori (Ro 8:37) ma per vedere le nostre “mura di Gerico” cadere occorre realizzare alcune cose senza le quali la vittoria sarà impossibile.

Ø  I caratteri del combattimento
-         La prima cosa è: la conoscenza e l’obbedienza alla Parola di Dio. Come Israele ha avuto fiducia nelle disposizioni divine e le ha seguite, così anche il credente deve conoscere la volontà di Dio in ogni circostanza e obbedirvi senza riserve.
-         La seconda è: non vergognarsi della testimonianza. Israele non si è vergognato di girare per una settimana intorno alle mura, sotto lo sguardo stupito e forse di scherno degli abitanti di Gerico increduli di quello che stava accadendo.
-         La terza è: la fede senza la quale non potremo mettere in atto niente di tutto questo.
La vittoria è, così, assicurata, ieri come oggi, le parole di Mosè “e l’Eterno combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli” (Es 14:14) restano una preziosa realtà.

Ø  La caduta delle mura
Al grido di vittoria le mura crollano, tutto ciò che aveva dato apparenza di solidità e di forza è distrutto ed inservibile. Tutte le mura crollano? No una casa addossata alle mura (2:15) resta in piedi, intatta in mezzo ad una totale rovina. È la casa di Raab, la meretrice, che aveva accolto le spie ed ai quali aveva chiesto la grazia di essere risparmiata.
Questa donna aveva saputo cogliere la sua ultima occasione prima del giudizio della sua città, aveva realizzato l’obbedienza alle parole delle spie senza vergognarsi del filo scarlatto appeso alla finestra e, con quella fede che le farà guadagnare un posto nella lista dei testimoni della fede (Eb 11:31) oltre ad un posto nella genealogia del Signore (Mt 1:5) salva se stessa e la sua famiglia (23).

Il Signore ci dia di vivere queste cose per essere vittoriosi in ogni combattimento!


D.C.