Dopo Gerico il popolo di Dio scoprirà, per
esperienza, la grande debolezza che lo caratterizza avendo dimenticato la
dipendenza da Dio.
Ø
Il peccato di
Acan
Bastano tre
parole per definire il peccato di Acan: visto, desiderato e preso (21), così
come Eva vide che il frutto era buono per nutrirsi, bello da vedere e
desiderabile per acquistare conoscenza e lo prese (Ge 3:6). Giacomo afferma che
ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo adesca e dopo
aver concepito il peccato, lo partorisce; il peccato, quando è compiuto produce
la morte (Gm 3:14/15). La vista di un “bel
mantello di Scinear”, è l’effetto scatenante a cui segue l’appropriazione di
oro e argento (24) e l’inutile tentativo di nascondere il peccato, come avevano
fatto Adamo ed Eva (Ge 3:7/8).
Tuttavia il
peccato non può rimanere nascosto a Dio i cui occhi sono troppo puri per sopportare
la vista del male (Ha 1:3).
Ø
La complicità
della famiglia
Acan aveva nascosto tutto il bottino “in mezzo alla tenda” (21) e la sentenza
di morte pronunciata anche sui suoi figli e figlie (24) ci fanno intendere che
fossero a conoscenza del fatto. Il peccato di Acan ha, così, coinvolto la sua
famiglia prima di coinvolgere tutto il popolo.
Ø
Gli errori del
popolo
Anche Giosuè ed il popolo hanno contribuito alla
disfatta dimenticando di coinvolgere Dio nella battaglia. Senza esitazione Giosuè
parte dopo una valutazione personale delle spie (3), senza conoscere la volontà
di Dio, ma sarà messo in rotta dalla gente di Ai (4/5), costretto, così, a voltare
le spalle al nemico (8).
Ø
Confessione e
giudizio del peccato
Che fare se non umiliarsi davanti a Dio (6/9)? E
Dio dà subito quelle disposizioni necessarie perché tutto possa essere
ristabilito: consapevolezza del peccato, giudizio del colpevole, in una parola:
santificazione (13)! Le risorse della grazia sono infinite, ma occorre che il
peccato sia confessato e giudicato. Tutto il popolo viene passato in rassegna. Quale
sarà stato l’atteggiamento di questo popolo? Forse lo stesso di timore e di
incredulità dei discepoli quando il Signore stava per rivelare il traditore (Mt
26:22) perché sotto lo sguardo della santità di Dio tutti abbiamo da temere
anche quando la nostra coscienza non ci accusa di peccato.
Gerico
ed Ai rappresentano gli alti e bassi della vita di un credente. Esperienza
spesso necessaria, ma evitabile se seguiamo un cammino di santificazione
personale e collettiva.
D.C.