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domenica 23 novembre 2014

23 novembre

Nella loro angoscia gridarono all’Eterno ed egli li liberò dalle loro tribolazioni.
Salmo 107:6

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.
Matteo 6:33

"Non resta altro che pregare"

In un ristorante, due capi d’azienda discutono sui gravi problemi che fanno vacillare la loro società. Durante il pasto, considerano insieme tutte le soluzioni possibili atte a risolvere le difficoltà. Sorseggiando il caffè, uno di loro conclude un po’ ironicamente:
“Se tutto questo non funziona, non ci resterà altro che pregare”.
Pregare è sovente quello che si prevede come ultimo tentativo. Ma non è forse di lì che bisognerebbe incominciare con serietà e fiducia? Nessun nostro problema è troppo piccolo né troppo grande per Dio. Sovente pensiamo di essere in grado di affrontare da soli le difficoltà che si presentano; e allora mobilitiamo tutte le risorse a nostra disposizione per superare l’ostacolo. È questo il modo di agire giusto? Dio permette che incontriamo delle prove affinché abbiamo sempre più fiducia in lui.

C’è poi un campo in cui siamo completamente incompetenti. È quello che riguarda la salvezza della nostra anima. Non sforziamoci di trovare la soluzione in noi stessi, nel nostro ambiente o nella religione. Rivolgiamoci a Dio con la consapevolezza che il problema ci supera. Il male, che è alla base di tutti i problemi dell’umanità, non è più potente di Colui che è venuto a soffrire e a morire su una croce per perdonarci. Oggi, se poniamo la nostra fiducia in Gesù Cristo, il problema di base della nostra vita sarà regolato per sempre. Preghiamo ed entriamo così in comunicazione con Gesù Cristo, che desidera rivelarsi a noi come colui che salva.