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martedì 11 novembre 2014

Testimoni perseguitati - Atti 12:1/10

La Chiesa, che all’inizio trovava il favore del popolo (2:47), ora incontra l’opposizione delle autorità civili e politiche. Questa persecuzione, che attacca in modo particolare gli apostoli che sono più conosciuti attraverso gli evangeli, ci mostra come Dio diriga la vita dei Suoi in un modo che, spesso, ci appare contrastante e incomprensibile ma che hanno lo scopo di manifestare le opere di Dio (Gv 9:3).

Ø  La morte di Giacomo
Il Signore aveva annunciato, a Giacomo e Giovanni, che sarebbero passati per delle prove particolari (Mr 10:39). Se Giovanni, risparmiato da una morte violenta resterà l’ultimo dei dodici, Giacomo, al contrario, sarà il primo martire a cadere e, anche se la Parola non ci dice niente del suo servizio, possiamo pensare che fu scelto lui, perché, sicuramente, era un testimone scomodo in mezzo ad un popolo che accolse la sua morte come una cosa gradita (3).

Ø  Pietro in prigione
Erode, per aumentare il suo prestigio in mezzo al popolo, fa anche imprigionare Pietro: è la terza volta ed anche a lui il Signore aveva annunciato una morte violenta (Gv 21:18/19). La prima volta aveva conosciuto la prigione ed un angelo era intervenuto per liberarlo (5:17/18), la seconda (5:26) era stato battuto ed oltraggiato (5:40/41) ed in questo terzo arresto forse si sarà chiesto: “è arrivata la mia ora?”.

Ø  Inutili precauzioni dell’uomo
Questa volta, memori della precedente esperienza, e della “fuga” di Pietro dal carcere, vengono prese tutte le precauzioni possibili per evitare una seconda evasione. Affidato a sedici soldati (4) la sera prima della sua comparizione è in catene in mezzo a due soldati, mentre altri sono davanti alla porta. Sono gli forzi umani che si contrappongono alla volontà di Dio e che non hanno fatto i conti con le “fervide preghiere” dei fratelli e delle sorelle che usano la sola arma a loro disposizione (Ef 6:18 – 2 Co 10:4) per ricordare a Dio la condizione del Suo servo.

Ø  La liberazione di Pietro
Pietro viene liberato dalle mani degli uomini. È consapevole di essere, ora come sempre, nelle mani di Dio a cui niente e nessuno può impedire di venire in aiuto a coloro che alzano lo sguardo verso di Lui (Sl 121).
Nella sua prima epistola esorterà i credenti dicendo: “gettando su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1 Pt 5:7).


D.C.