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giovedì 13 novembre 2014

Erode colpito da Dio - Atti 12:18/25

Dio ha frustrato i disegni di Erode che cercava popolarità attraverso la persecuzione e la morte dei primi cristiani: Pietro è stato liberato. Che vergogna e che disonore per questo re che non ha saputo tenere in prigione per una notte un semplice pescatore della Galilea!

Ø  Le guardie
Questi soldati avevano fatto il loro dovere e possiamo immaginare l loro stupore alla vista della prigione vuota. Forse ignoravano che Pietro era, come Paolo, “prigioniero di Cristo Gesù” (Ef 3:1) e non di Erode e pagheranno con la propria vita la liberazione di Pietro. I soldati posti a guardia del sepolcro furono, non solo risparmiati, ma anche pagati con “una forte somma di denaro” (Mt 28: 11/15) perché gli anziani ed i capi dei sacerdoti avevano interesse a spargere una falsa testimonianza riguardo alla risurrezione del Signore.
Siamo, una volta di più, di fronte alla malvagità del cuore dell’uomo che, per raggiungere lo scopo, non si preoccupa né della giustizia, né della verità, ma soltanto del suo interesse.

Ø  La morte di Erode
All’origine dell’irritazione di Erode c’è, forse, un interesse commerciale (20). Viene raggiunto un accordo e nel giorno fissato Erode tiene un discorso dall’alto della sua dignità ottenendo il favore del popolo che lo acclama come un dio. Non era questo che si era proposto fin dall’inizio (12:1)?
Nel momento del maggior splendore della sua carriera regale, Dio manda un angelo a colpirlo a morte e muore “roso dai vermi” (23); che terribile fine!
Erode voleva far morire Pietro, ma i disegni di Dio sono ben diversi e si compiono sempre, a differenza di quelli degli uomini. Pietro, ora di nuovo libero, può proseguire il suo servizio (17), mentre Erode muore di un’orribile morte.

Ø  La Parola di Dio
La conclusione di questo capitolo è, tuttavia, incoraggiante per la sua sobrietà: “la Parola di Dio progrediva e si diffondeva sempre più” (24). Il cerchio si allarga sempre più e la persecuzione aveva avuto l’effetto di fortificare i discepoli il cui numero andava sempre aumentando. Quali che siano gli sforzi dell’uomo per frenare l’avanzata dell’evangelo risulteranno sempre inutili e spesso contribuiranno, nonostante tutto, al suo progresso. Che questo ci sia di incoraggiamento nel parlare con sempre maggiore franchezza.


D.C.