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lunedì 17 novembre 2014

Alzare gli occhi - Salmo 123

Questo salmo esprime la lode di coloro che conoscono l’obbrobrio di Cristo in un mondo che li disprezza e trovano nel loro Signore le risorse per far fronte a questa situazione.

Questo Salmo ci insegna la dipendenza. Il credente alza i suoi occhi verso Dio nel sentimento che tutte le risorse sono in Lui. È ciò che il Re Giosafat sperimenta al momento di scendere in guerra contro i Moabiti: “… noi siamo senza forza … ma gli occhi nostri sono su di te!” (2 Cr 20:14).

Ø  Il credente nel mondo
Il credente si trova a vivere in un mondo che lo disprezza e lo schernisce in ogni circostanza, a maggior ragione se serve fedelmente il suo Signore. Consapevole di non potersi attendere nulla dagli uomini, Paolo diceva ai credenti di Corinto: “siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti” (2 Co 4:13).
Il cuore del riscattato è, così, portato ad affidarsi interamente a Dio quando sente il peso di questa oppressione, alza il suo sguardo e per la fede vede Colui che “siede nel cielo” (1) trovando in Lui la forza, il coraggio per proseguire il cammino.

Ø  Fiducia e protezione
In mezzo al disprezzo ed allo scherno, il credente prende questa bella attitudine di un servitore che si aspetta attenzioni e protezione e soccorso dalla mano di Colui che serve con fedeltà. Il versetto 2 esprime questi sentimenti di fiducia e di sudditanza che lo portano a poter contare sulla protezione del padrone.

Gli orgogliosi ed i superbi che scherniscono e disprezzano i credenti c’erano ai tempi del salmista come ci sono oggi. Nulla è cambiato da questo punto di vista, ma l’anima del credente rinnova ogni giorno le sue forze riguardando verso il cielo, al Signore.

 D.C.