Geremia ricorda il giudizio che Dio aveva
esercitato su Gerusalemme e le città di Giuda e come, ora, erano ridotti questi
luoghi (2).
La ragione che lo porta a parlare così è la loro
insistente idolatria. Essi non avevano cessato di bruciare incenso ad altri dei
malgrado gli avvertimenti dei profeti che invitavano il popolo a cessare quelle
cose che erano abominevoli agli occhi di Dio (4). Ora, anche in Egitto agivano
nella stessa maniera.
“E ora, perché vai per la via che conduce in
Egitto? Per andare a bene l’acqua del Nilo?” aveva chiesto Dio
all’inizio di questo libro (2:18), conoscendo bene le ragioni per cui non
voleva che il Suo popolo scendesse in quel paese dai mille idoli: si sarebbe
corrotto ancora di più. Possiamo essere certi che se Dio mette un ostacolo nel
nostro cammino è perché vuole solo proteggerci contro i pericoli che Lui
conosce, anche se, al momento, noi non ne comprendiamo i motivi. Insistendo
nella nostra volontà noi possiamo solo farci del male (7).
Ø
“perché …?”,
“avete forse dimenticato?”
Dio pone
delle domande sul perché di questo atteggiamento insistente: “perché commettete
questo gran male contro voi stessi?” (7), “perché provocate la mia ira?” (8),
ma una domanda ancora più seria: “avete forse dimenticato?” (9). “Uomini
superbi” (43:2), “gente dal collo duro” (At 7:51), alle quali le penose lezioni
ricevute nel tempo non erano servite a manifestare un benché minimo pentimento.
Niente, come il proprio orgoglio, conduce così rapidamente alla disobbedienza
ed alla ribellione.
Ø
La regina del
cielo.
Deliberatamente
il popolo sceglie di servire gli idoli, così come avevano fatto i loro padri e
non hanno vergogna di dichiararlo. Ormai è ribellione aperta contro Dio. Come
era cambiato l’atteggiamento di quel popolo che, “salendo dall’Egitto verso
Canaan”, seguendo i suoi conduttori, aveva preso una solenne decisione: “lungi da noi l’abbandonare il SIGNORE per
servire altri déi … noi serviremo il SIGNORE, perché lui è il nostro Dio”
(Gs 24:16/18), mentre questi, ora, attribuivano la loro miseria attuale
all’aver cessato di offrire profumi “alla
regina del cielo” (17)
Quante persone ancora oggi ragionano allo stesso
modo: “Dio non mi ha dato ciò che io desideravo, perciò mi rivolgo altrove, a
falsi dèi i quali, certamente, non mi rifiuteranno niente”. Questi versetti ci
portano a riflettere sulla miseria del cuore dell’uomo al quale Satana ha
accecato la mente (2 Co 4:4).
D.C.