Si ignora come Geremia sia venuto a trovarsi in questo luogo (41:17),
resta il fatto che Iocanan ed il popolo
gli chiedono di pregare “affinché il
SIGNORE Dio tuo, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare, e che cosa
dobbiamo fare” (40:3). Geremia accetta di pregare per loro e promette di
riferire ogni cosa che il SIGNORE gli dirà e, dal canto suo, il popolo dichiara
che si atterrà a ciò che il profeta dirà da parte di Dio anche se aveva già
preso in cuor suo una decisione.
Ø Una risposta categorica
La risposta si fa attendere “dieci
giorni” (42:7). Per il popolo c’è tutto il tempo per rendersi conto
dell’ipocrisia della sua richiesta e per cambiare strada. Geremia, dal canto
suo, sa attendere pazientemente la risposta di Dio senza dare opinioni al
riguardo.
Spesso Dio mette alla prova la nostra fiducia in Lui facendo ritardare
la risposta alle nostre preghiere. Se la nostra preghiera non è quella della
fede cercheremo da soli delle soluzioni senza attendere pazientemente,
dimostrando, così, di desiderare di fare più la nostra volontà che quella di
Dio. Camminare per fede è difficile, ma è il cammino più sicuro.
La risposta di Geremia è categorica: “se continuate ad abitare in questo paese, io vi ci stabilirò e non vi
distruggerò. … Non temete il re di Babilonia … perché io sono con voi per
salvarvi … egli avrà compassione di voi” (11/12) ma se voi vi recherete in
Egitto dove pensate di non trovare né fame, né guerra è proprio quello in cui
vi imbatterete: “o superstiti di Giuda!
Il SIGNORE parla a voi: non andate in Egitto!” (19).
Dio ha parlato, facendo conoscere la Sua volontà nei minimi dettagli.
Tutto è messo davanti al popolo sia i vantaggi e le benedizioni (10/12), che i
giudizi a cui andranno incontro se saranno disobbedienti. Quale sarà la scelta
del popolo? L’obbedienza a Dio o farà quello che in cuor suo, forse, ha già
deciso?
Qualcuno ha scritto: “fare un passo nella direzione sbagliata per
sfuggire alle difficoltà è il modo più sicuro per incontrarle”.
Spesso anche a noi vengono date prove certe della volontà del Signore, ma
quale atteggiamento assumiamo quando la risposta non è quella che avremmo
voluto?
D.C.