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mercoledì 26 novembre 2014

26 novembre

(Dio dice al profeta Ezechiele:) "Ecco, tu sei per loro come la canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica".
Ezechiele 33:32

"Fuoco! Fuoco! Salvatevi!"

“Il fuoco si sviluppò dietro le quinte di un teatro. Il "buffone" venne ad avvertire il pubblico, ma si pensò che facesse uno scherzo e l’applaudirono; insistette a lungo e il pubblico rideva sempre di più. È così, penso, che perirà il mondo: nella gioia generale della gente che crede ad uno scherzo”.
Questa riflessione, che dobbiamo al danese Soren Kierkegaard, illustra bene la noncuranza degli uomini di fronte ai pericoli morali e spirituali.
Ci siamo abituati alle parodie, alle immagini virtuali della televisione, del cinema o dei computer. Eppure, l’attualità che spesso ci opprime dovrebbe indurci a riflettere seriamente. Ma finché non siamo toccati personalmente e direttamente, l’emozione che proviamo è fuggitiva, e ci rifugiamo presto nel conforto della nostra indifferenza.
Le informazioni si sono moltiplicate, ma non sono aumentate le nostre capacità di riceverle e di gestirle interiormente. Questa profusione d’informazioni ci ha piuttosto indurito il cuore e la sensibilità.
Il messaggio rivolto da Dio agli uomini corre anche il rischio di affogare nella massa d’informazioni che ci sollecitano quotidianamente. Eppure, per ognuno di noi, è una questione di vita o di morte. Sappiamo ascoltare la rivelazione di Dio? Prendiamo il tempo di riflettere leggendo la Bibbia? La nostra sorte eterna dipende dall’accoglienza che riserviamo al messaggio dell’evangelo. Al di fuori della fede in Dio, per mezzo di Gesù Cristo, non esiste luogo di riposo.