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lunedì 10 novembre 2014

Lode universale a Dio – Salmo 117


Potremo correre il rischio di considerare questo Salmo di due versetti (il più corto capito della Bibbia) come un semplice frammento estrapolato da un altro Salmo;, ma non è così!
Ci sono dei momenti in cui “dall’abbondanza del cuore la bocca parla” (Mt 12:34) e la lode può essere prolungata, come in altre circostanze solo due o tre parole che scaturiscono da un cuore riconoscente sono molto più espressive perché spontanee e concise come in questo Salmo.

Dopo una grande prova il popolo di Dio poteva cantare: “io t’offrirò un sacrificio di lode” (Sl 116:17) e benché in molte occasioni il popolo d’Israele si sia dimostrato geloso del suo culto e dei suoi privilegi, qui l’invito è fatto ai popoli delle nazioni mettendo da parte arroganza e disprezzo.

Sotto la legge, Israele non avrebbe mai potuto invitare le nazioni alla lode dell’Eterno, anzi, erano loro che si erano più volte avvicinati all’idolatria delle nazioni vicine. Però la grazia e la misericordia  divina di cui sono stati oggetto ha portato benedizioni immeritate allargando loro il cuore. Essi fanno perciò due cose:
F  invitano le nazioni alla lode,
F  offrono loro il tema della lode.

Ø   Un invito per tutti  (1)
Israele invita tutte le nazioni, tutti i popoli della terra, a partecipare alla gioia del suo ristabilimento, a unire la voce alla loro per celebrare Dio. Vi è un tale sentimento di convivialità e di interesse per gli altri che Paolo cita questo versetto come una profezia della vocazione delle nazioni a glorificare Dio che ha fatto misericordia a tutti coloro che credono (Ro 15:11).

Ø  Il soggetto della lode (2)
Due sole parole riassumono i motivi della lode: bontà e fedeltà.
Dio, che è amore nella Sua natura, si rivela nella fedeltà. La bontà di Dio è l’espressione del Suo cuore ed è celebrata per prima, ma la fedeltà, espressione della Sua santità, l’accompagna in una stessa lode.

Quando questa lode si eleverà dalla terra verso il cielo, sarà la conclusione della storia d’Israele e delle nazioni sulla terra annunciata da Paolo:
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti. Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! … da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose: a lui sia la gloria in eterno. Amen!” (Ro 11: 32/36).
  

D.C.