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lunedì 17 novembre 2014

17 novembre

Come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio?
Giobbe 9:2

Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio.
1 Pietro 3:18

Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi.
Efesini 5:2

Una causa persa

In tribunale, la causa d’un accusato è persa quando il giudice gli dà torto e pronuncia una condanna contro di lui. Ora, la causa dell’uomo peccatore è completamente persa. Infatti i suoi peccati hanno costretto Dio a pronunciare una sentenza di morte: “Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23).
Nessuno sfugge a questa terribile condanna. Fosse pure la persona migliore al mondo, la Parola di Dio dichiara: “Non c’è nessun giusto, neppure uno” (Romani 3:10).
Il Signore Gesù è venuto a visitare noi peccatori. Ma ci ha forse difesi, come un avvocato difende il suo cliente? Assolutamente no! Un avvocato non può più perorare una causa dopo che l’imputato è stato definitivamente dichiarato colpevole e condannato. Inoltre, la causa dell’uomo non poteva essere difesa. La presenza di Gesù, il Santo e il Giusto, metteva in evidenza la completa colpevolezza degli uomini.
Allora, potreste dire: perché Gesù è venuto sulla terra? È venuto per subire lui l’esecuzione della terribile sentenza pronunciata contro di noi dalla giustizia inflessibile di Dio. È morto in croce come un malfattore per subire il castigo che noi meritavamo a causa dei peccati che abbiamo commesso.

Perché l’ha fatto? Era l’unico a non meritare questo giudizio; l’ha dimostrato nella sua vita di perfezione sulla terra. È l’amore che ha spinto Gesù Cristo a sacrificarsi. Qual è la risposta del nostro cuore a un simile amore?