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domenica 30 gennaio 2022

30 gennaio - L’incredibile storia di “Pollicino”

Sei tu che mi hai intessuto nel seno di mia madre… Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene.

Salmo 139:14

 

L’incredibile storia di “Pollicino”

 

Un mese dopo essere stato concepito, l’essere umano misura quattro millimetri e mezzo. Il suo minuscolo cuore batte dopo una settimana; le braccia, le gambe, la testa, il cervello ci sono già. A due mesi misura appena tre centimetri dalla testa alla punta dei glutei. Piegato, starebbe in un guscio di noce. Dentro la vostra mano chiusa lo vedreste appena, potreste schiacciarlo senza accorgervene. Ma aprite quella mano, e vedrete che è pressoché completo: mani, piedi, testa, organi, cervello, tutto è in ordine e non farà altro che crescere. Guardate più a fondo, con un normale microscopio, e scorgerete le sue impronte digitali. Tutto è ormai pronto per la sua futura carta d’identità!

In quel momento, il piccolo è grande come il mio pollice. E quando le madri raccontano ai bambini la favola di Pollicino, raccontano una storia vera. Ciascuno di noi è stato un “Pollicino” nel ventre di sua madre. Sì, ciascuno di noi è passato come lui per una specie di contrada sotterranea; un rifugio ricurvo con un bagliore rossastro e un rumore ritmato nel quale si vive una vita strana e meravigliosa. L’incredibile Pollicino, l’uomo grande come il mio pollice, esiste realmente; non quello della favola, ma quello che ciascuno di noi è stato.

La Bibbia dice che è Dio che ci ha tessuti nel ventre di nostra madre. C’è un progetto d’amore, unico per ciascuno di noi. Chi oserebbe interromperne il corso?