Di recente mi è capitato di vedere l'assegnazione del pallone d'oro. Molti erano i presenti, in parecchi attendevano il verdetto ma uno solo sarebbe stato premiato. Chissà quanti scrittori desidererebbero vincere il premio Pulitzer? O cantanti sognerebbero di cantare a Broadway? O marinai comandare una flotta? O personaggi illustri di ricevere un Nobel? O attori di stringere fra le mani un Oscar?
Ma la maggior parte di loro non ce la farà. Solo pochissimi ci riusciranno. Sappiamo che nell'economia della terra v'è un numero limitato di corone.
Ebbene l'economia del cielo è completamente diversa. Le ricompense celesti non sono riservate a pochi eletti ma “mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione” 2 Tim. 4:8.
Al credente viene imputata la giustizia di Cristo, noi, in Lui, abbiamo tutto pienamente.
La parola tutti è qualcosa di straordinario. Non pochi, non alcuni e neppure la maggioranza ma tutti i figli di Dio la riceveranno ed essa è una corona “incorruttibile” (1 Cor. 9:25).
Il giorno in cui saremo alla presenza di Cristo sarà un giorno di ricompense. Gli sconosciuti sulla terra saranno conosciuti in cielo. Coloro che non hanno mai goduto della considerazione degli uomini avranno quella di Dio. Il piccolo sarà grande. Il dimenticato sarà ricordato. L'inosservato sarà incoronato e il fedele sarà onorato.
