Quando l'uomo fu creato il male non esisteva ancora, l'uomo fu creato per godere dei benefici che Dio aveva preparato per lui nel giardino dell'Eden e fu in questo giardino che l'uomo fu messo alla prova per la sua vita.
L'uomo ignorò l'avvertimento di Dio e scelse volontariamente la via del peccato e di conseguenza la Giustizia Divina lo condannò a morte.
Questa pena non fu messa in atto subito, ma avrebbe avuto un effetto graduale per mezzo della lotta contro condizioni sfavorevoli di clima, di cibo, di lavoro, di affanni, di malattie, di dispiaceri, ecc, ecc, finché l'uomo non sarebbe ritornato alla polvere...
La pena di morte inflitta in questo modo ha fornito all'umanità una lezione sugli effetti devastanti della malvagità.
Quando Adamo mangiò il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, violò un preciso comando Divino, quando Dio pronunciò la sentenza su di lui, cacciandolo fuori dall'Eden per lavorare, sudare e soffrire, disse: “la terra sarà maledetta per colpa tua...” Genesi 3:17.
Noi siamo i discendenti di Adamo ed abbiamo ereditato le imperfezioni, le debolezze e la condanna a morte...
La razza umana ha imparato per esperienza ciò che è il peccato e il male, e che il suo impegno non riuscirà a riportare la terra alla perfezione senza l'intervento di Dio.
Il nostro Creatore ci ha dato la libertà di scegliere tra il bene e il male, per questo motivo ha mandato Suo Figlio: per recuperare quel rapporto con l'umanità che il peccato aveva rovinato...
C'è dunque una via di salvezza. C'è una possibilità di recuperare i rapporti con Dio e di godere delle sue benedizioni. Quale? La semplice fede nell'opera che il Signore ha compiuto alla croce.
“Prezzo immutato”. Queste parole vi sorprenderanno, tanto siete abituati alla crescita dei prezzi e sarete ancora più sorpresi quando vi diremo che questo prezzo non è mutato da secoli. Stiamo parlando della salvezza dell'anima dell'uomo. “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio” Efesini 2:8.
Dio ha riconosciuto le perfezioni della “Vittima” e quelle dell'opera compiuta da essa. Si è dichiarato pienamente soddisfatto e ne ha dato prova certa resuscitando Gesù dai morti. La salvezza ci è dunque offerta in virtù del sacrificio di Cristo e noi possiamo appropriarcene per mezzo della fede.
