“...hai detto: "Non voglio più servire!” Geremia 2:20. Ecco cosa il suo popolo aveva dichiarato sfrontatamente. Questa è anche la triste affermazione che molti cristiani fanno anche se non osano formularla ad alta voce. Poiché è impossibile non servire. Dio aveva tratto fuori il popolo dall'Egitto perché lo servisse (Esodo 4:23).
Stiamo attenti ai nostri passi. Se gli voltiamo le spalle, “Poiché essi mi hanno voltato le spalle” (v.27), rifiutando di ubbidirli cadremo di nuovo sotto la schiavitù degli “idoli”, quali: la carriera, il denaro, il proprio io.
“Dove sono i tuoi dei che ti sei fatti?” v.28. Quali sono i tuoi dei? Chi hai scelto di servire?
Siate sinceri, voi che vi siete allontanati dal Signore, vi ha questo giovato?
Egli è la sorgente di acque vive.
“Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua” v.13.
A che vi servono le cisterne screpolate? Vi siete accorti che esse non tengono l'acqua?
Nel Salmo 63, il credente si trova in un deserto “languente in arida terra, senz'acqua” v.1; tale infatti è il mondo nel quale viviamo. Ha sete. Cerca, ma che cosa cerca fin dall'alba? L'ombra di un albero? Un oasi verdeggiante? Una fresca sorgente? No. Cerca Dio. Lo conosce già, perché dice: “Tu sei il mio Dio”. Ma vuole averlo accanto a se nel cammino. Con Dio il deserto non sarà più un deserto. Dio vuole che ascoltiamo la Sua voce e ubbidiamo alla Sua Parola. Desidera che lo serviamo. Desidera che i credenti siano caratterizzati da “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” Galati 5:22.
Vuole trasformare il deserto di questo mondo in un luogo di fonti. Desidera che chi a sete ed è alla ricerca dell'acqua della vita possa trovarne.
“Gesù stando in piedi esclamò: Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno” Giovanni 7:37-38.