“(Paolo) insegnava ogni giorno nella scuola di Tiranno. Questo durò due anni. Così tutti coloro che abitavano nell'Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore” Atti 19:9.10.
Il modo di predicare l'Evangelo di Paolo a Efeso fu simile a quello usato a Corinto.
Innanzitutto era solito recarsi nelle sinagoghe.
Strano vero? Ma oggi come allora i “religiosi” hanno bisogno di essere evangelizzati, ma le persone laiche sono più disponibili in ambienti diversi ed è per questo che a Corinto il luogo scelto era la casa di Tizio Giusto e ad Efeso era la scuola di Tiranno.
Secondo punto d'interesse è la durata: due anni a Corinto e tre a Efeso. Non c'è da stupirsi se Luca commenta: “Tutti coloro che abitavano in Asia, Giudei e greci, udirono la parola del Signore”.
Ma notiamo anche quale fu il messaggio che l'apostolo lasciò agli anziani di Efeso.
“non mi sono tirato indietro dall'annunciarvi tutto il consiglio di Dio. Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue” Atti 20:27-28.
Per prima cosa fa l'esempio del pastore, ovvero lui stesso. La sua predicazione era molto approfondita; era stato esauriente nell'insegnamento (tutto il consiglio di Dio), coscienzioso nella divulgazione (tutta la popolazione di Efeso) e completo nei suoi metodi (predicazione nelle sinagoghe e nelle case). In questo modo aveva condiviso tutta la verità con tutta la gente possibile. Poteva proclamarsi innocente del sangue di chiunque.
Seconda cosa, Paolo descrive l'infiltrazione dei lupi (falsi maestri). I lupi si muovono da soli ma con molta facilità arrivano a formare branchi. Per questo motivo esorta i pastori a stare in guardia, poiché essi avevano un doppio incarico: dar da mangiare alle pecore e mettere in fuga i lupi, cioè insegnare la verità e combattere l'errore.
Terza, Paolo pone l'enfasi sul valore delle pecore poiché sono la chiesa di Dio Padre, acquistata con il sangue di Cristo e dove lo Spirito Santo continua a lavorare.
