Salomone, un famosissimo re, un grande saggio dell'antichità, scrisse che “gli occhi degli uomini sono insaziabili” (Proverbi 27:20), alludendo al fatto che in ognuno di noi c'è una forte aspirazione, quasi una smania, di vedere, di sapere, di ottenere, di godere sempre di più e di cose sempre più nuove. E' una frenesia che assilla ma che è destinata a deludere perché non soddisfa mai pienamente, non sazia mai.
Noi siamo fatti così, naturalmente protesi alla conquista di sempre più vasti orizzonti che però si allontanano man mano che avanziamo, come i miraggi dei deserti.
Dobbiamo ammettere che tutti restiamo facilmente influenzati dall'aspetto esteriore delle persone e degli oggetti da cui siamo circondati. Non c'è bisogno di consultare gli esperti in psicologia per trovare conferma a questa constatazione, la Bibbia c'è ne dà ampia prova.
Essa ci insegna che l'uomo si affanna per ciò che è vanità (Salmo 39:6) e guarda all'apparenza (1 Samuele 16:7).
L'uomo estromette dal suo campo di interessi ciò che, in base alla sua forma e al suo aspetto esterno, non esercita un'attrazione sui suoi sensi. Questo spiega perché, nel suo accecamento, non ha saputo discernere nel Signore Gesù quell'apparenza che lo avrebbe reso desiderabile “Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice che esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci. Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.” Isaia 53:2-3. Anzi, lo ha disprezzato e respinto.
Egli non è venuto per catturare i nostri sguardi ma per conquistare i nostri cuori. Non voleva la nostra ammirazione per ciò che appariva ma la nostra riconoscenza per ciò che ha fatto.
Ma c'è uno che apprezza il Figlio e trova in Lui il proprio piacere: il Padre. Per il suo cuore, questo Figlio diletto è il benedetto centro di attrazione per l'umanità colpevole. Quale grazia!
“Mentr'egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li coperse della sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo” Matteo 17:5.
Egli è venuto per togliere “la sete” dal cuore di ogni uomo. Solo Lui calma la sete insaziabile dell'uomo. “Se alcuno ha sete venga a me e beva” gridò alle folle, assetate di pace e di verità. Alla fine della rivelazione di Dio, nell'ultima pagina della Bibbia, fra le ultime parole, c'è ancora un invito rivolto ad ogni uomo: “Chi ha sete venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita” Apocalisse 22:17.