“Egli rispose: Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre” Giudici 6:15.
Hai ancora fiducia, anche una fiducia minima, in qualche cosa che non sia Dio?
C'è ancora in te un residuo di fiducia in qualche virtù naturale o nella possibilità di poter contare sul favore delle circostanze?
Prima di servire secondo i piani di Dio devi imparare a confidare su Lui soltanto.
Sapete di quali “vasi” si serve Dio? Si tratta di vasi così deboli che non possono assolutamente fare a meno di dipendere da Lui.
Tu dirai: Dio non può chiamare proprio me, non ne sono capace.
Falso! Non devi farlo tu, falliresti, deve compierlo Dio per mezzo tuo e Lui può.
Pensi ancora di avere qualcosa da dire di tuo, qualcosa da offrire che secondo te è di valore? Sbagli!
Anche Paolo, per un tempo, lo aveva pensato.
“e benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne...io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d'Ebrei; quanto alla legge, fariseo; quanto allo zelo, persecutore della chiesa...Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo... per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo” Fil. 3:5-8.
Certo Dio si serve anche di strumenti di valore sia agli occhi degli uomini che ai loro propri occhi. Saulo da Tarso era un uomo istruito, coscienzioso, religioso, zelante. Apparente non gli mancava nulla, ma nella realtà era ben povero perché camminava lontano da Dio. E Dio deve gettarlo a terra nella polvere, renderlo cieco per tre giorni prima che egli possa acquisire la vera vista e rendersi conto della sua povertà. Era vissuto ammassando spazzatura.
Quando si è consapevoli della della nostra debolezza allora e solo allora siamo portati ad appoggiarci di più sulla grazia di Dio. La conoscenza della nostra nullità come strumenti ci tiene in una dipendenza continua dalla mano che si serve di noi e questo è il segreto della vittoria.