Come un bimbo divezzato sul seno di sua madre, così è tranquilla in me l’anima mia.
Salmo 131:2
Il
Signore non respinge per sempre; ma se affligge, ha pure compassione, secondo
la sua immensa bontà; poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i
figli dell’uomo.
Lamentazioni di Geremia 3:31-33
Come un bimbo divezzato
Un
tempo, per svezzare un bambino si usava un metodo radicale. La mamma, per il
bene del suo piccolo, cessava da un giorno all’altro di nutrirlo al seno per
somministrargli un cibo più consistente e più vario. In un primo momento, il
bambino non accettava di essere privato del seno materno e di quel latte per
lui così buono, ed erano grida e lacrime… Anche per la mamma era una
sofferenza. Ma col passar dei giorni il bimbo si rassegnava e, sempre dalla sua
mamma, riceveva degli alimenti più adatti alla sua età.
Accade
lo stesso nello svezzamento spirituale.
Il Signore a volte ci priva di qualcosa che ci è cara per darci cose più adatte
alla nostra crescita spirituale. Come il bimbo divezzato, in un primo momento
non capiamo e siamo scontenti. Ma se guardiamo al Signore con umiltà e fiducia,
possiamo poi dirgli, come Davide nel Salmo: “L’anima mia è tranquilla in me”.
Bisogna accettare di patire qualche privazione e affidarci completamente al
Signore. Se Lui ci toglie qualcosa è per
darci qualcosa di meglio.
Questa
sottomissione è spesso causa di tristezza, ma ben presto capiremo quante
benedizioni il Signore aveva in vista per noi. Nell’attesa di comprendere il
Suo progetto, possiamo sperimentare la tranquillità di un bimbo divezzato, alla
presenza del nostro Dio e Padre. Là, fra le Sue braccia, potremo godere il
riposo e la pace. “Solo in Dio trova riposo l’anima mia” (Salmo 62:1).