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sabato 19 giugno 2021

Disciplina

“Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli” Ebrei 12:5-6. 


Davanti alla “disciplina del Signore” il credente può adottare tre diversi comportamenti: può disprezzarla, scoraggiarsi o infine essere esercitato da essa.

Disprezzare la disciplina è considerarla come un avvenimento di ordinaria amministrazione, attribuibile al caso, alla malasorte. Uno di quelli avvenimenti dei quali non c'è da attribuire nessuna importanza di carattere spirituale. Il fatalismo non è un atteggiamento cristiano, ma pagano. “Figliol mio non disprezzare la correzione dell'Eterno” Prov. 3:11. “Non disprezzare la disciplina del Signore” Ebr. 12:5.

Scoraggiarsi nella prova costituisce un pericolo temibile come il precedente. “Non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso”. Come facciamo presto a lamentarci sotto il peso delle avversità! Non abbiamo dubbi che l'abbia inviata Dio, vi vediamo pure la Sua mano ma non riusciamo a discernervi né il suo amore, né lo scopo che Egli ha in vista per il nostro bene e per la Sua gloria.

Che il Signore ci dia di essere dei figli attenti e docili da lasciarci correggere (cioè formare) dalla disciplina. E' solo così che, malgrado la prova, riusciremo a conservare la pace di Dio che sopravanza ogni conoscenza. Anzi, il cuore che sa discernere l'amore perfetto del Padre, indipendentemente da ciò che Egli manda, sarà pieno di gioia. 

“Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza” Giacomo 1:2-3.

 L'afflizione di Paolo era continua, ma non impediva alla sua gioia di sovrabbondare (2 Cor. 7:4).