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sabato 26 giugno 2021

Com’è Dio?

Alcuni pensano a Dio come ad un vecchio, anzi vecchissimo, aiutati in questo anche dalle rappresentazioni dei pittori classici. Altri lo vedono come un essere sempre accigliato, una specie di guardiano mai contento. Altri, più moderni, ma non per questo meno in errore, lo concepiscono come una sequenza matematica, un algoritmo, un supercomputer. Altri ancora ritengono che vada bene l’idea che ciascuno se ne fa dentro di sé, qualunque essa sia. Tutte opinioni basate sul nulla. 

Dove  cercare le risposte? Nella Bibbia.

I riferimenti scritturali sono assolutamente necessari, perché senza l’autorità della Bibbia tutto ciò che diremmo non sarebbe meglio delle altre opinioni umane, che come abbiamo detto sono di per se stesse sbagliate per comprendere Dio: “Il SIGNORE disse a Elifaz di Teman: La mia ira è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe.” (Giobbe 42:7). 

Leggere da cima a fondo alcuni nomi di Dio può risultare utile nella nostra ricerca sull’identità di Dio. Eccone alcuni:

Elohim: il Forte, il Divino (Genesi 1:1);

Adonai: il Signore, nome che indica il rapporto fra un Padrone e il Suo servitore (Esodo 4:10, 13);

El Elyon: l’Altissimo, Colui che è più forte (Genesi 14:20);

El Roi: il Forte che vede (Genesi 16:13);

El Shaddai: l’Iddio onnipotente (Genesi 17:1);

El Olam: il Dio eterno (Isaia 40:28);

Yahweh: il SIGNORE, l’"Io Sono", nome che allude al Dio eternamente esistente (Esodo 3:13-14).

Adesso continueremo ad esaminare più da vicino gli attributi di Dio.

“Dio è spirito” (Giovanni 4:24), è qualcosa che non si può vedere o toccare. “Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:18). Parlando di Gesù, Paolo dice che “è l'immagine del Dio invisibile.” (Colossesi 1:15). Questo suo essere spirito non gli impedisce certo – come vediamo in tutta la Bibbia – di vedere: “Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui.” (2Cronache 16:9); di intervenire: “Il SIGNORE disse: «Ho visto, ho visto l'afflizione del mio popolo … Sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani” Esodo 3:7-8. Noi stessi possiamo metterci in contatto con lui mediante lo studio della Bibbia e la preghiera. Siccome Dio è spirito, “quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità” (Giovanni 4:24), cioè non con pratiche particolari, riti, cerimonie, ma con l’impegno del proprio spirito, della propria intelligenza, sulla base della verità rivelata nella Parola.

Dio è onnisciente, ossia “conosce ogni cosa.” (1Giovanni 3:20). Dio conosce il passato, il presente e il futuro, anche quello che pensiamo in un dato momento: “SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno." (Salmo 139:1-4). 

Dio è onnipotente, cioè può fare qualunque cosa Gli piaccia, ma le Sue azioni saranno sempre in armonia con il resto del Suo carattere: “Ah, Signore, SIGNORE! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso; non c'è nulla di troppo difficile per te.” (Geremia 32:17, 27). La sua potenza si manifesta senza alcuno sforzo, come vediamo alla creazione: “Egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa apparve.” (Salmo 33:9). Certo, “Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile.” (Matteo 19:26).

Dio è onnipresente, cioè presente sempre, ovunque. “Io non riempio forse il cielo e la terra? dice il SIGNORE.” (Geremia 23:24). Questo non significa che Dio sia in tutto come sostengono i panteisti. Onniscienza, onnipotenza e onnipresenza sono ben messe in evidenza nel Salmo 139. Davide sapeva bene di non potersi sottrarre dallo sguardo di Dio, dalla sua conoscenza e dalla sua potenza.

Dio è infinito, nel senso che non può essere limitato da spazio o tempo: “Ma chi sarà tanto capace da costruirgli una casa, se i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo?” (2Cronache 2:6). Eppure si prende cura di esseri finiti, limitati, come siamo noi uomini.

Dio è eterno. Questo non significa dire che Dio “dura per sempre”. Dio non ha né un inizio, né una fine: la sua esistenza non è condizionata dal tempo. Il Salmo 90:2 afferma: “Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio”. Il tempo come lo conosciamo noi è iniziato con la creazione, è qualcosa che ha a che fare solo con l’uomo. “Per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.” 2Pietro 3:8. Per Dio, l’eternità è “il presente”. Dio vede il passato e il futuro così chiaramente come vede il presente. Per capirci, è come se qualcuno guardasse un corteo dalla cima di una torre (o da un drone, per essere più moderni), oppure da un angolo della strada. Chi sta sulla torre – Dio – vede tutto il corteo in un solo sguardo, consapevole di tutto ciò che accade: da dove è partito, dove si trova ad un dato momento, dove andrà; chi sta all’angolo della strada  - l’uomo – non potrà che vederlo poco a poco. “Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.” (1Timoteo 1:17).

Dio è immutabile, cioè inalterabile: questo significa che Dio è assolutamente attendibile e affidabile “Poiché io, il SIGNORE, non cambio.” (Malachia 3:6). “Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire.” (Numeri 23:19).

Dio è santo, cioè è separato da ogni corruzione morale ed è a essa contrario. Soltanto nel libro di Isaia, per ben venticinque volte, è chiamato “il Santo di Israele”, e Apocalisse 4:8 dice: “Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene”. In senso negativo, questo significa che Dio non può tollerare il male: “Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male,.” (Abacuc 1:13) “Il nostro Dio è anche un fuoco consumante.” ( Ebrei 12:29). In senso positivo, questo significa che egli è perfetta purezza morale e rettitudine: “Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre.” (1Giovanni 1:5). La prova estrema di questa santità l’abbiamo nel dono prezioso di suo Figlio, che ha sopportato il giudizio in sostituzione nostra andando a morire alla croce per liberare i peccatori dal potere del peccato e dalla condanna che ne deriva: “Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio” (1Pietro 3:18). 

Dio è giusto, ossia non ha riguardi personali nel senso che non mostra favoritismi, non è mai ingiusto o parziale e non fa distinzioni tra gli uomini (se non sulla base della fede in Gesù, ovviamente). “Davanti a Dio non c'e favoritismo.” (Romani 2:11); “I giudizi del SIGNORE sono verità, tutti quanti son giusti.”( Salmi 19:9). 

Dio è buono, come ricorda il Signore Gesù al giovane ricco in Matteo 19:17. Nel salmo 119:68 leggiamo: “Tu sei buono e fai del bene”.

“Dio è amore”, dichiara Giovanni (1Giovanni 4:8). Come la santità, l’amore è una caratteristica fondamentale del nostro Dio. Il padre ama il figlio (Matteo 3:17) ed il Figlio il Padre (Giovanni 14:31). Dio ama il mondo (Giovanni 3:16), il suo antico popolo di Israele (Deuteronomio 7:6-8) e tutti i suoi veri figli (Giovanni 14:23). Questo amore si è concretizzato nell’opera di Gesù alla croce, e ancora Giovanni, il discepolo che così tanto ha messo in evidenza l’amore di Dio ci ricorda che: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio!” (1Giovanni 3:1). “In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.” (1Giovanni 4:9-10).

Se Dio è dunque quello che si è rivelato nella Bibbia, e che possiede le caratteristiche che abbiamo visto, allora è evidente come egli possa operare miracoli, donarci una Bibbia ispirata, farsi uomo, prendersi cura di noi, realizzare il piano di grazia “secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé.” (Efesini 1:9). Insomma, se Dio è tutto questo, cosa possiamo fare se non adorarlo, rispettarlo, temerlo, avere fede in lui, glorificarlo e amarlo e obbedirgli, lui che è così grande? Cerchiamolo, con tutto il nostro cuore: “Voi mi cercherete e mi troverete.”(Geremia 29:13).