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mercoledì 2 giugno 2021

La gioia di temere Dio

Beato l’uomo che teme il SIGNORE.

Salmo 112:1

 

Il timore del SIGNORE è fonte di vita.

Proverbi 14:27

 

La gioia di temere Dio

 

C’è forse contraddizione fra la gioia e il “timore” di Dio? No, perché il timore di Dio non ha niente a che fare con la paura. È la consapevolezza della Sua grandezza e della Sua santità che ci portano ad essere attenti a ciò che facciamo o pensiamo in Sua presenza. Il credente non ha paura del giudizio di Dio, ma si rende conto del rispetto che Gli è dovuto data l’infinita distanza fra la piccolezza umana e la Sua grandezza, fra l’uomo peccatore e il Dio santo e giusto.

Il timore di Dio è la consapevolezza di ciò che Egli è, il Dio di verità ma anche Dio d’amore. Ecco perché il timore va di pari passo con la fiducia: “Quant’è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono… verso quelli che confidano in te”, esclamava Davide a Dio (Salmo 31:19). Il vero timore di Dio non ci spinge a sfuggirlo, ma a cercarlo. “Ci son gioie a sazietà in tua presenza”, affermava ancora il salmista (Salmo 16:11).

Pochi lo sanno, ma tutta la nostra vita si svolge alla presenza di Dio. Prenderne coscienza ci libera dalla paura degli uomini e ci spinge a ritirarci dal male, a sottometterci all’autorità benevola e saggia del nostro Dio. C’è una forte e costante interazione fra il nostro atteggiamento verso gli altri e il nostro timore verso Dio. Questo passo ne è un esempio: “Non maledirai il sordo, e non metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio” (Levitico 19:14). Ricordiamocelo!