Sapete qual è la più grande disgrazia per l'uomo?
Alcuni diranno, le continue guerre, le diseguaglianze sociali, la fame o le sofferenze. No!
Ma il fatto che Dio esista.
Questo perché, il fatto dell’esistenza di Dio ha spesso conseguenze rivoluzionarie per quanto riguarda il nostro modo di valutare le cose. Poiché la velocità con cui si deteriora la fascia dell’ozono o chi occupa la prima posizione nella classifica del campionato di calcio o i risultati del tal partito politico alle prossime elezioni passeranno subito in secondo piano e cesseranno di rivestire così una capitale importanza.
“Ma anche tenuto in grande onore, l'uomo non dura; egli è simile alle bestie che periscono” Salmo 49:12.
Strano come uomini abbastanza intelligenti da costruirsi una fortuna in questo mondo non si rendano conto di dover morire. Ma la verità a cui non si può sfuggire è che l'uomo, pur con tutto il suo onore non, dura.
Perire, una parola che spaventa! In questo versetto è parlato delle bestie che periscono, ma fatto estremamente solenne, di uomini che periranno. I più malvagi i più colpevoli? No, ma coloro che non hanno creduto.
“il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero” Giuda 5.
Dio vuole che nessun uomo perisca: “Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” 2 Pietro 3:9. Ma che ne sarà di coloro che rifiutano la salvezza che Dio offre loro? Cosa potrete fare voi per un uomo che sta per annegare e che rifiuta di afferrare la corda che gli gettate?
Perire significa andarsene lontano da Dio nei tormenti eterni. Il Signore stesso ha usato questo verbo terribile (Mat.18:14; Luca 13:3,5) e anche gli apostoli (1 Cor.1:18). Che avvenire spaventoso!
