Lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il SIGNORE, il vostro Dio, avrà scelto fra tutte le vostre tribù, per mettervi il suo nome; là andrete.
Deuteronomio 12:5
L'ora viene che né su questo
monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.
Giovanni
4:21
Nessun luogo privilegiato per adorare Dio
Vi erano molte ragioni perché Dio ordinasse
al Suo popolo di avere un luogo, e uno solo, in cui Egli si sarebbe trovato e
dove il popolo si doveva riunire. Gerusalemme diventò poi, sotto il re Davide,
un vero e proprio luogo di radunamento, materializzato dal Tempio costruito da
Salomone. Millecinquecento anni dopo, al pozzo di Sicar, il Signore fece una
rivelazione a una donna samaritana: È inutile cercare un luogo dove adorare il
Padre, le disse! È inutile recarsi a Gerusalemme o altrove per compiere dei riti
od offrire sacrifici di animali; Dio Padre cerca un nuovo genere di adoratori
tratti da tutti i popoli della terra. Una stirpe eletta, resa capace, grazie
alla fede nell’opera espiatoria di Gesù Cristo, di presentare a Dio
un’adorazione come Egli desidera, “in spirito e verità”.
– In
spirito: il tempo delle forme esteriori è passato. L’insieme dei riti
ebraici prefigurava il sacrificio di Gesù. Appena questo sacrificio si è
compiuto, tutti i simboli precedenti non hanno più ragione d’essere.
– In
verità: non serve a nulla costruirsi una buona coscienza compiendo delle
pratiche religiose se il nostro cuore non è sinceramente impegnato. Dunque, “avviciniamoci (a Dio)
con cuore sincero e con piena certezza di fede” (Ebrei 10:22).