È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio.
Ebrei 9:27
Gesù le disse: “Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”.
Giovanni
11:25
La morte, e dopo?
Il titolo di questo foglietto è anche il
titolo di un libro che un prete cattolico scrisse una quarantina d’anni fa. Il
problema di cosa ci sia dopo la morte è insito nell’uomo. La morte segna la
fine delle attività, dei progetti, delle relazioni. Ma è davvero la fine di
tutto?
Indubbiamente, è un punto senza ritorno;
ecco perché non bisogna sfuggire a questo problema. Dove possiamo trovare la
risposta se non nella rivelazione di Dio che è l’ideatore e il Creatore dell’universo
e della vita?
Dio non lascia l’uomo nel dubbio, ma
tramite la Bibbia dà delle risposte precise su questo argomento. Ogni essere
umano ha un’anima che è immortale, ed è responsabile davanti al suo Creatore;
com’è scritto: “Ciascuno di noi renderà conto di se
stesso a Dio” (Romani 14:12).
Per un credente, cioè per chi
ha confessato i propri peccati ed ha accettato il perdono di Dio, non c’è nulla da temere, perché egli sa
che la punizione meritata dai suoi peccati l’ha presa su di sé Gesù Cristo e quindi
non è più soggetto a nessuna condanna da parte di Dio (Romani 8:1). Egli
confida nella promessa di Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede
in me, anche se muore, vivrà”
(Giovanni 11:25). Ma per quanto riguarda l’incredulo la Bibbia è altrettanto
chiara: “Chi rifiuta di credere al Figlio non
vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:36).
“Vi supplichiamo nel nome di
Cristo: siate riconciliati con Dio!” (2 Corinzi 5:20).