“Non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò…”, dice il Signore onnipotente.
Purifichiamoci da ogni
contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel
timore di Dio.
2
Corinzi 7:1
Responsabile dell’immondizia
Mentre entravo nell’ufficio di un
imprenditore, ho sentito che diceva al telefono, con voce risoluta che non
ammetteva repliche: “Io sono responsabile di tutto ciò che si fa nella mia
azienda, compreso spazzare per terra e buttare l’immondizia!” Non so come il
suo interlocutore abbia ricevuto quel messaggio, ma mi ha fatto riflettere.
Non sono forse anch’io responsabile di
tutto ciò che è in casa mia, compresa la “spazzatura”? Non ho forse della
“sporcizia” da togliere in tutto ciò che entra nella mia famiglia attraverso i
cattivi esempi, le letture, la TV, Internet…? Nelle distrazioni e nelle
conversazioni, tra gli invitati che animano la mia casa, non c’è proprio nulla
da ripulire?
C’è ancora un luogo segreto che devo tenere
ben “spazzato”, ed è il mio cuore,
perché “dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi,
adultèri…, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l'uomo” (Matteo
15:19-20). Ecco perché è scritto: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra
cosa” (Proverbi 4:23).
Di fronte a chi sono
responsabile? Di fronte ai miei famigliari, ai miei amici e colleghi di lavoro,
ai miei fratelli e sorelle nella fede. L’apostolo Paolo chiedeva a Timoteo di essere “di esempio ai credenti, nel
parlare, nel comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza” (1 Timoteo
4:12). Ma prima di tutto sono responsabile
davanti a Dio perché è a Dio che “ciascuno di noi renderà conto di se
stesso” (Romani 14:12).