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mercoledì 12 giugno 2024

12 giugno - La chiave: riconoscere le proprie colpe

Ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: “Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE, e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato”.

Salmo 32:5

 

Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

1 Giovanni 1:9

 

La chiave: riconoscere le proprie colpe

 

Siamo tutti convinti che perdonare sia una buona cosa. Quante volte sentiamo dire: “Ma bisogna pur perdonare!” Spesso è difficile perdonare, però è ancora più difficile ammettere che abbiamo bisogno di essere perdonati. Siamo molto restii a riconoscere i nostri torti, e tanto più la nostra colpevolezza davanti a Dio.

Credenti, noi sappiamo che Dio ha perdonato i nostri peccati grazie alla morte di Cristo. Non esitiamo a riconoscere le nostre colpe e a confessarle al Signore, a parlargliene sinceramente in preghiera. Dobbiamo confidare tutto a Lui; tra noi e Dio non deve rimanere nessuna ombra. Con la confessione, la pace prenderà il posto dell’amarezza e del rimorso. Se abbiamo agito male, non tardiamo ad andare a Dio con fiducia.

Prima di arrivare ad una confessione sincera spesso cerchiamo delle soluzioni alternative. Ci applichiamo a leggere di più la Bibbia, siamo più assidui alle riunioni cristiane, preghiamo più sovente… Tutte cose buone e utili, ma non sufficienti. Dio desidera che gli confessiamo le nostre colpe, e che le confessiamo anche a coloro ai quali abbiamo fatto torto.

Dio desidera la verità nel nostro cuore. Se un peccato ci allontana da Lui, Lui non ci abbandona ma ci richiama, perché vuole portarci a capire in cosa abbiamo agito male e a confessarglielo. Una vera confessione allontana gli attacchi di Satana, onora il Signore e ci ridà la gioia e la serenità.