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martedì 18 giugno 2024

Cambiamento

Fino dai tempi di Adamo gli adoratori avevano compreso che: “Senza spargimento di sangue, non c'è perdono.” Ebrei 12:22.

Non sappiamo come Abele lo avesse compreso e la lista di coloro che seguirono le sue orme è lunga: Abraamo, Mosè, Gedeone, Sansone, Davide e perfino Saul. Sapevano tutti che lo spargimento di sangue era necessario, lo sapeva pure Salomone e costruii un tempio, lo sapeva Aronne ed ebbe inizio il sacerdozio levitico, ma la lista finii alla croce, ciò che Abele e gli altri avevano cercato di compiere o rappresentare nelle offerte, Dio, lo ottenne con il Figlio. Ciò che Abele aveva iniziato Dio lo portò a compimento.

Ciò che era necessario pagare fu pagato, ciò che era necessario fare fu fatto. Ci voleva del sangue innocente e puro e questo fu offerto una volta per sempre.

Ricordi le parole che Gesù disse alla Festa delle capanne: “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui” Giovanni 7:38-39.

Gesù non ti offre un semplice bicchiere d’acqua ma un pozzo inesauribile.

Adesso però la nostra vita non deve essere più la stessa. La prigione è stata presa d’assalto, l’uomo forte è stato vinto e le porte del carcere sono state aperte, ma finché non lasciamo le celle, finché non avanziamo nella luce della libertà, siamo ancora prigionieri, soltanto prigionieri.

L’opera di Cristo è compiuta per il peccatore ma ora lui deve prenderne coscienza.

Adesso siamo annoverati fra i vincitori.

Ho visto un torneo di golf molto particolare dove alcuni dilettanti sono in squadra con un professionista e nel punteggio si calcola sempre il migliore risultato ottenuto da un qualsiasi concorrente della squadra. Per fare un esempio se io per fare una buca ho impiegato venti colpi e un mio compagno, uno, beh ho fatto buca con un colpo anch’io. Non conta se la tua pallina è caduta in acqua o se il tuo colpo è finito fra gli alberi. 

Ciò che conta è se ti sei presentato per giocare è se ti sei unito alla squadra giusta. 

Tutti erano materia inutile, la squadra che li ha raccolti però è formidabile.

“Tutti quelli che erano in difficoltà, che avevano debiti o che erano scontenti, si radunarono presso di lui ed egli divenne loro capo” 1 Samuele 22 1,2.

In questo caso nella tua squadra c’è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. 

Non esiste squadra più forte.

Dobbiamo essere consapevoli del cambiamento, tutto adesso è diverso. 

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” 2 Corinzi 5:17.

Ad esempio che dire del nostro parlare?

Bisogna prestare attenzione alle parole che pronunciamo, Il Signore un giorno ha detto:

“Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato.” Matteo 12:36-37.

Dobbiamo essere consapevoli che Lui prende estremamente sul serio le parole che diciamo, con la bocca si possono dire cose edificanti ma le parole possono anche ferire, con le parole è possibile ingannare. Il libro dei Proverbi ci ricorda che: “Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde”. Proverbi 18:4.

E’ possibile trovarci di tutto.

“Rimuovi da te la perversità della bocca, allontana da te la falsità delle labbra. I tuoi occhi guardino bene in faccia, le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. Appiana il sentiero dei tuoi piedi, tutte le tue vie siano ben preparate. Non girare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male.”. Proverbi 4:24-27.

“O Dio crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo” Salmo 51:10.