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lunedì 3 giugno 2024

Solo un numero

Alcuni anni fa ero nel Friuli con mia moglie ed essendo nei pressi di uno dei tanti cimiteri militari ci fermammo per una visita.

A distanza di così tanti anni alcune tombe avevano ancora dei fiori freschi, ma la cosa che mi colpì di più era che ogni lapide oltre al nome riportava anche un numero. Pensai “presto o tardi ogni numero verrà chiamato”. Tutti sanno chiamati. Indipendentemente dalla bandiera per cui hanno combattuto.

Anche io una volta o l'altra avrò il mio nome inciso su di una pietra di granito. Un giorno o l'altro mi troverò ad affrontare quel momento.

La morte è un dato di fatto. L'abbiamo incontrata in tante occasioni. La vedete mentre scorta le processioni con il carro funebre. Sta nelle sale d'attesa dei reparti di malattie intensive. Vi è vicina quando guardiamo le immagini delle pance gonfie per la fame della gente della Somalia. E sarà lì mentre rallentate sull'autostrada passando con l'auto vicino alle lamiere contorte e ai corpi esanimi coperti dalle lenzuola.

Ci ricorda che la nostra vita può cessare da un momento all'altro. Oh cerchiamo di dimostrare che si sbaglia. Facciamo jogging. Ci mettiamo a dieta, facciamo ginnastica, prendiamo degli integratori, ci spalmiamo il viso di creme. Cerchiamo di schivarla facendo continue analisi ma ognuno ha un numero che presto o tardi sarà chiamato. In quel momento saremo circondati da paura. Ruberà la gioia della giovinezza e la pace ai vostri ultimi anni. 

Ma sarà veramente triste la morte? Sì, se l'affrontiamo da soli. Il suo potere è troppo grande perché lo possiamo affrontare da soli. Ecco perché abbiamo bisogno di un Redentore.

“Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita” Ebrei 2:14-15.