Savi, ascoltate le mie parole! Voi che siete intelligenti, prestatemi orecchio!... Scegliamo quello che è giusto, riconosciamo tra noi quello che è buono.
Giobbe 34:2, 4
Cosa scegliere?
Vivo in un mondo in continua evoluzione,
che si deteriora e che passerà. A quali certezze posso aggrapparmi? Per andare
avanti mi serve una speranza.
L’ateismo non può dare nulla su cui
appoggiarsi, e non è nemmeno logico; come si può concepire l’universo senza un
Creatore? È un’assurdità. Se la legge fisica “causa-effetto” regge tutto ciò
che c’è nel mondo, perché l’universo dovrebbe fare eccezione?
Non posso nemmeno dare fiducia all’uomo
religioso: i formalismi a cui si attacca lasciano il mio cuore vuoto.
Quanto alla reincarnazione, la Bibbia dice
autorevolmente “No!”. Che mi piaccia o no, è scritto che “è riservato agli
uomini di morire una sola volta sola,
dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27). Queste affermazioni non possono
lasciarmi indifferente, perché sono tratte dalla Parola di Dio.
Dio non vuole che io rimanga con la
terribile prospettiva del Suo inevitabile giudizio; per questo ha mandato il
Suo Figlio a subire la punizione che io meritavo. Se mi riconosco un peccatore che necessita del sacrificio di Gesù
sulla croce, Egli mi perdona e mi fa
dono di una salvezza eterna.
Eccomi quindi di fronte ad una scelta
solenne: aderirò ad una delle numerose teorie che pretendono di spiegare tutto
della vita e della morte, oppure leggerò la Bibbia con fede cercando in essa la
verità?