Giobbe 33:14
(Dio esorta:) "Venite a me; ascoltate e voi vivrete".
Isaia 55:3
La sveglia non aveva suonato
"Una giovane hostess avrebbe dovuto far parte dell'equipaggio d'un volo di linea, ma è arrivata all'aeroporto in ritardo perché la sua sveglia non aveva suonato. L'aereo si è schiantato e gli occupanti sono tutti morti". Eravamo nel Luglio 1988.
Essere scampata grazie a una sveglia difettosa! Non sarà stata invece la mano di Dio che aveva diretto le circostanze? Quella ragazza avrà pensato a Dio come a colui che tiene fra le mani il destino degli esseri umani, che s'interessa a tutto ciò che succede loro?
Sovente Dio si serve di una circostanza tragica, una malattia, un lutto, un incidente, un insuccesso, una delusione, per avvertire qualcuno, indurlo a riconciliarsi con lui, il creatore, e a rivolgersi a Gesù, il Salvatore. Talvolta è la coscienza che si fa sentire in occasione di un comportamento scorretto o disonesto..
Ascolteremmo Dio se tutto andasse per il meglio? Pensiamo al profeta Elia quando, impaurito e scoraggiato, si era isolato e chiuso in se stesso (1 Re 19:1-18); allora Dio fece passare davanti a lui un vento impetuoso che schiantava i monti e spezzava le rocce, seguito da un terremoto, e poi dal fuoco. Ma, dice la Bibbia, "l'Eterno non era nel fuoco" (v. 12). Tutte queste manifestazioni di potenza non avevano toccato il profeta. Ma "dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso". Allora Elia riconobbe che Dio gli diceva: "Che fai qui, Elia?", e gli rispose.
Non è sempre facile riconoscere la voce di Dio nelle circostanze della nostra vita! Dunque, stiamo attenti e, soprattutto, leggiamo la Bibbia, perché sovente Dio ci parla per mezzo di essa.