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venerdì 18 luglio 2014

18 Luglio

Non siate in ansia della vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete.
Matteo 6:25

Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.
1 Pietro 5:7

Le preoccupazioni della vita

Dopo un incontro di preghiera, un credente d'esperienza diceva qualche volta: "Ora, non riprendetevi il carico di preoccupazioni che avete posato pregando!" Quanto ho bisogno di ricordare questo consiglio! Quando leggo: "Non siate in ansia", faccio fatica ad accogliere totalmente questo invito di Gesù, soprattutto se sono nell'avversità. Eppure, come mi tranquillizzo se riesco ad accettarlo! Il Signore non vuole impedirmi di fare quanto è necessario per nutrirmi e vestirmi, ma desidera liberarmi dall'ansia logorante che mi toglie la pace.
La mia tendenza naturale, opposta alla volontà di Dio, mi induce a non dare la mia fiducia a lui, a cercare di uscire dalle difficoltà con i miei mezzi, invece di rimettermi alle sue cure fedeli. Questa mancanza di fiducia è ingiustificata, perché Gesù ha detto: "Il Padre stesso vi ama" (Giovanni 16:27). Non è assurdo che un figlio dubiti così di suo Padre, quando si tratta di Dio stesso? Questo dubbio diventa allora rivelatore dell'ansietà che, così facilmente, invade i miei pensieri.
Allora, come reagire? Per mezzo della fede nella Parola di Dio e della preghiera. Rileggiamo quei versetti che affermano che Dio si prende cura di ciascuno di noi. Sperimentiamo la realtà del loro contenuto opponendoli ai nostri pensieri, con una preghiera costante al Signore. Se non confessiamo così al Padre la nostra difficoltà a non confidiamo in lui, questo, oltre che una nostra debolezza, è soprattutto un oltraggio alla sua bontà sempre pronta a intervenire in favore dei suoi figli.