Nella vita del credente
ci sono anche molte difficoltà, ma sa di avere davanti a sè la speranza della gloria, che lo rende
capace di proseguire il cammino verso il cielo.
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Sofferenza e gloria
Fra loro non è possibile
fare nessun paragone. Le sofferenze sono: terrene e momentanee, la gloria:
celeste ed eterna (2 Corinzi 4:17/18 – cfr. 1 Pietro 4:13 – Giacomo 1:12). Questo modo di
parlare non ci deve far pensare ad un atteggiamento stoico, che disprezza la
sofferenza o la esalta come elemento di pietà, ma ad un occhio attento per considerare le
circostanze del tempo presente alla luce dell’eternità.
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La creazione che attende
La sofferenza non è
appannaggio solo dell’uomo, ma dell’intera creazione, così come la rivelazione
della gloria non è solo per coloro che hanno “le primizie dello Spirito” (23), ma per tutta la creazione (19) che
è stata “sottoposta alla vanità” a causa del peccato dell’uomo
(20) ed attende di essere liberata dalla corruzione, ma non potrà esserlo prima
che i credenti siano entrati nei pieni risultati dell’opera di Cristo.
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L’aiuto dello Spirito
Santo
Nell’attesa della gloria
“gemiamo dentro di noi, aspettando”
(23). In quest’attesa, quante volte, nella nostra debolezza, non sappiamo
neppure cosa chiedere a Dio. Interviene allora lo Spirito Santo che non solo “viene in aiuto alla nostra debolezza”,
ma “intercede egli stesso per noi”
(26).
Egli abita in noi ed
agisce. Da un lato ci aiuta a discernere e presentare i nostri bisogni,
dall’altro intercede Egli stesso senza che sia necessario l’uso delle parole.
Le domande dello Spirito sono “secondo il
volere di Dio” (27), è per questo che “Colui
che esamina i cuori” può rispondere alle preghiere dei santi.
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“Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” (28)
In mezzo alle sofferenze
della vita ci sia prezioso sapere che:
G ogni cosa è al servizio
di Dio (Sl 119:91), che prende conoscenza dei bisogni dei Suoi figli con
sollecitudine,
G tutto ciò che Dio si
propone lo porterà a compimento (Isaia 46:11),
spesso, senza che noi,
per un tempo, ne vediamo i risultati (Giobbe 35:14).
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I disegni di Dio (29/30)
Paolo, sintetizza in
breve tutto il consiglio di Dio, dalla preconoscenza alla gloria ed il solo
modo per appropriarsi di questa meravigliosa catena è avere la certezza di
essere giustificati per fede, avere la pace con Dio “per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore” (Romani 5:1).
D.C