Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

mercoledì 16 luglio 2014

Misericordia divina – Salmo 6:1/10

Questo salmo esprime i sentimenti di un credente posto sotto la disciplina divina a causa di un peccato commesso, come nel caso di Davide, autore di questo Salmo dopo la morte di Uria (2 Samuele 12:13/16).

 ·         La sofferenza
Quando un credente si trova sotto la disciplina dove può trovare l’aiuto se non in quello stesso Dio che ha offeso con il suo peccato? E quale preghiera può rivolgere a Dio se non quella di essere corretto sì, ma non nella Sua ira (1) e, al contrario, nella Sua fedeltà (Salmo 119:75).
È questa convinzione che dona fiducia al credente.

·         Un’anima tormentata
Il sentimento della gravità di ciò che è stato commesso tormenta l’anima del credente in questo stato, ma quanto dovrà attendere prima di esserne liberato (3)? Un raggio di luce squarcia le tenebre e la fiducia in Dio riprende forza: quel Dio che castiga è un Dio misericordioso (4).
Ezechia, malato a morte conoscerà qualcosa di molto simile a questa prova; anche lui invocherà Dio che fa grazia, che gli risponderà (Isaia 38:4/8).

·         La sicurezza della fede
Dio ha udito la supplica (9), “la voce del pianto” (8) e, benché le circostanze siano ancora le stesse di un attimo prima, la fede anticipa il momento della liberazione e la speranza diventa certezza del perdono.

·         Il risultato
Tutti i credenti prima o poi, conoscono la disciplina che Dio esercita come un padre verso i Suoi figli (Ebrei 12:7) ed è grande il pericolo di disprezzarla o di perdersi d’animo (Ebrei 12:5) e l’esperienza di Davide, espressa in questo Salmo, è di grande conforto.
Il Padre ama troppo i Suoi figlioli per non liberarli dalla disciplina, allorché questa ha prodotto il suo risultato nell’anima travagliata, che, cosciente di aver peccato, dopo averlo riconosciuto e confessato il proprio errore, si affida alla misericordia divina per essere completamente ristabilito.
È ben vero che la disciplina non sembra, al momento, essere fonte di gioia, ma una volta ottenuto i suoi risultati essa produce “un frutto di pace e giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa” (Ebrei 12:11) che porterà il credente ad esclamare col salmista: ”prima di essere afflitto, andavo errando, ma ora osservo la tua parola” (Salmo 119:67).


                D.C.