Messi davanti a ciò che
Dio si è proposto per noi, a ciò che ha fatto, fa e farà per realizzare i Suoi
consigli eterni, restiamo senza parole. L’eternità ci renderà capaci di
esprimere tanta ammirazione, anche se già da adesso abbiamo dei motivi per
esserlo perché siamo messi in presenza
di prove evidenti dell’amore di Dio nelle circostanze della vita.
·
Dio per noi
Siamo di fronte ad un
Dio che ha preparato tutto per condurre molti figli alla gloria (Eb 2:10), chi
potrebbe, dunque opporsi ai Suoi consigli?
Ma più ancora della
grandezza dei Suoi eterni consigli vi è l’immensità del dono del Suo Figliolo
che “non ha risparmiato” (32), “ma lo ha dato per noi tutti”.
“Uno
risparmia il figlio che lo serve” poteva dire il profeta (Malachia 3:17), ma Dio non
ha risparmiato il Suo Figliolo che Lo ha perfettamente servito. È Lui che si è
fatto carico dei nostri peccati alla croce per i quali ha subito il giudizio di
Dio. Chi oserà accusare coloro che sono messi al riparo di tale sacrificio?
Nessuno, perché la
giustizia di Dio è stata pienamente soddisfatta (33).
·
Cristo l’intercessore
La questione dei peccati
e del peccato è definitivamente regolata con la morte di Cristo ed è suggellata
dalla risurrezione e dall’elevazione alla destra di Dio di Colui che, al
presente, intercede per noi (34), perciò: “chi
ci separerà dall’amore di Cristo (35)?”
Le circostanze tristi
della vita potranno produrre bisogni pressanti, ma l’amore di Cristo sarà
sempre la nostra parte.
·
Più che vincitori
Sono enunciati sette
mali (35), ma che cosa sono davanti alla certezza dell’amore di Cristo per noi?
Paolo poteva parlare per esperienza, lui, che era stato prossimo alla morte ed
aveva confidato nel Signore (2 Corinzi 2:8/10) aveva realizzato la vittoria sulle
circostanze e le esponeva come un trofeo di gloria.
Questo non vuol dire che
noi lo realizziamo sempre come lui, ma vuole mettere in evidenza che anche noi
siamo messi a beneficio delle stesse risorse e che queste non si trovano in
noi, ma sono in Cristo e nel Suo amore dal quale niente potrà separarci.
·
Io sono persuaso
Vi sono anche delle
potenze invisibili elencate (38/39) che potrebbero interporsi fra noi e Dio, ma
come creature esse sono soggette al loro creatore e neppure queste potranno
separarci “dall’amore di Dio che è in
Cristo Gesù nostro Signore” (39).
“Io sono persuaso”, era questa la profonda convinzione di Paolo, la
sua testimonianza personale fondata sulle sue certezze di credente.
D.C.