Tito 3:3-5
Grazia insperata
Uno storico racconta che, durante la guerra d'indipendenza del Messico, all'inizio del 19° secolo, il generale Bravo fece prigionieri seicento Spagnoli, che poi vennero condannati a morte. Quando stava per dare l'ordine di eseguire la condanna, apprese che suo padre era stato catturato dai nemici e percosso a morte. Molto conturbato, l'ufficiale diede questa notizia ai prigionieri condannati, che temettero di essere torturati per rappresaglia. Ma quale fu la loro sorpresa sentendo il generale esclamare: "Avete sentito ciò che gli Spagnoli sono capaci di fare. Ebbene, per mostrarvi come un Messicano risponde a un tale crimine, vi restituisco la libertà".
I prigionieri credettero a un falso annuncio, e si aspettavano un supplizio supplementare; invece no! Il generale li liberò veramente, e la loro angoscia si trasformò in una gioia indescrivibile. E sapete come risposero a questa grazia insperata? Tutti d'accordo, i seicento prigionieri si misero sotto gli ordini del generale Bravo.
Questo racconto ci fa pensare alla grazia ben maggiore e gloriosa di cui Dio dà prova verso di noi. Noi eravamo non soltanto suoi nemici, ma delle miserevoli creature ribelli contro il grande Dio dei cieli. Ed Egli ha voluto salvarci. Non, come il generale messicano, per dimostrare nobiltà e fierezza, ma per amore, per fare di noi dei suoi figli. Non è forse degno che ci mettiamo ora al suo servizio?
