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sabato 26 luglio 2014

Le nozze di Cana – Giovanni 2:1/12

·         Gli invitati
La festa di nozze è uno dei più bei giorni della vita. Tutto viene ben organizzato nei minimi dettagli allo scopo di fare una bella figura durante la festa. Si invitano i parenti, le persone care, gli amici, perché si desidera che la gioia di questo giorno sia condivisa da tutti coloro per i quali nutriamo un affetto.
Di Maria, la madre di Gesù, è detto che era là (2), ma il Signore ed i Suoi discepoli furono espressamente invitati (3).
È evidente che gli sposi avevano piacere di avere il Signore a questa festa, perché potesse condividere con loro la gioia di questo momento particolare.
G  Ci sono dei momenti, nella nostra vita di particolare gioia, che condividiamo col Signore?

·         La mancanza di vino
Il vino, nella Parola di Dio, è simbolo della gioia (Giudici 9:13) e, forse, non a caso fra le tante cose che potevano venire a mancare in queste nozze è proprio questo elemento che viene a mancare.
Forse si erano invitate troppe persone, forse se ne era preparato poco, rimane il fatto che adesso c’è un problema e deve essere  risolto.
G  Quante volte nella vita sorgono inaspettati dei problemi di cui non sappiamo comprendere il perché. Che fare allora?

·         Un occhio attento ai bisogni
Maria, come un supervisore della festa, si rende conto che il vino è finito, presto il problema verrà fuori. Qualcuno dovrà affrontare le sue responsabilità, la gioia degli sposi sarà turbata, tutto si guasterà, niente sarà come prima!
Maria sa che il Signore è presente e sa che Lui può intervenire. Allora va direttamente da Lui.

·         Presentare i bisogni ed esortare
Non è facile saper presentare i bisogni al Signore senza prospettarGli quelle soluzioni che crediamo risponderebbero alle nostre esigenze.
Maria, qui, è un bell’esempio. Ella va dal Signore e gli dice semplicemente: “non hanno più vino” (3). La sola e semplice esposizione del problema è di per sé una dimostrazione di fede. Bisogna lasciarsi andare alla Sua volontà sovrana che ogni cosa può e dispone per il bene dei riscattati.
Il Signore le ha fatto capire che può intervenire e che lo farà al momento opportuno (4). Va così dai servitori e li prepara. Li  esorta a quell’obbedienza che permetterà ai presenti di ricevere tutte quelle benedizioni, rappresentate dall’acqua mutata in vino con piena gioia di tutti.
G  Ringraziamo il Signore per quei fratelli che vegliano su di noi, intuiscono i nostri bisogni e intervengono con la preghiera presso il Signore!


                D.C.