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giovedì 17 luglio 2014

Liberi per la potenza dello Spirito Santo – Romani 8:1/8

Questo capitolo sviluppa la pienezza delle benedizioni che scaturiscono dall’opera di Cristo alla croce e stabiliscono il credente in una relazione particolare con Dio.

·         Nessuna condanna (1/4)
Il capitolo 5 stabilisce la pace con Dio sulla base della giustificazione. I  miei peccati sono stati cancellati alla croce una volta e per sempre. Il nostro capitolo stabilisce, invece, che non sono più condannato a peccare, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte (2).
La carne mi condannava a peccare (5:16) ma la croce mi pone in una nuova condizione dandomi una vita nuova, la vita divina, sulla quale il peccato non ha alcun potere.
La carne in me non è stata tolta, ma la sua presenza non è più il reale motivo di condanna, perché la croce ha tolto i legami che mi legavano e lo Spirito ora mi fa vivere una vita nuova in Cristo.
La legge esprimeva le giuste esigenze di Dio, ma la carne era incapace di darmi la forza per soddisfarle (3), perché era assoggettata al peccato. Ora per la potenza dello Spirito la vita nuova è in azione dandomi la forza di camminare manifestando la vita di Cristo per lo Spirito.

·         La carne e lo Spirito
In soli tre versetti Paolo espone con molta forza ed insistenza la differenza fondamentale che esiste fra questi due principi opposti l’uno all’altro (Giovanni 3:6).
Ognuna di queste due leggi ha due nature diverse che hanno un diverso modo di pensare, hanno scopi diversi con tutto quello che ne consegue.
-          la carne, è nemica di Dio (7), incapace di obbedirGli (7), il suo desiderio è peccare e per conseguenza ha la morte (6);
-          lo Spirito brama quello che è vero, giusto e puro e la conseguenza è vita e pace (6).

·         “Secondo la carne” (5) – “nella carne” (8)
Queste espressioni indicano due cose diverse:
G  secondo la carne” (5) esprime una maniera di pensare e di vivere,
G  nella carne” (8) esprime la condizione dell’uomo naturale davanti a Dio.
Coloro che non hanno ancora creduto sono ancora nella carne e non possono che comportarsi secondo la carne, con i loro pensieri, i loro atti e le inevitabili conseguenze.
I credenti, al contrario, sono nello Spirito ed il loro cammino non potrà essere che secondo lo Spirito.


                D.C.