Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

lunedì 14 luglio 2014

Le risorse della grazia – Galati 6:1/10

·         Rialzare il fratello
Quando un credente si lascia sorprendere e cade in un peccato dovrebbe poter contare, come una risorsa della grazia, anche sull’aiuto dei fratelli.
Un credente spirituale (1) non è qualcuno che appartiene ad una classe privilegiata, ma è un credente sottomesso al Signore che si lascia condurre dallo Spirito Santo (2 Co 2:15/16).
È questo che gli permetterà di andare verso il fratello che è caduto non con durezza e severità, ma con dolcezza, consapevole di poter cadere anche lui.

·         Portare i pesi gli uni degli altri
Difficoltà, mancanza di esperienza o di conoscenza, paure ed affanni costituiscono il carico da portare ogni giorno ed è una gioia sapere che possiamo portare il nostro carico con l’aiuto dei nostri fratelli e sorelle, una vera benedizione apportata dalla comunione fraterna è, in una parola: “l’adempimento della legge di Cristo” (2).

·         Sostenere i servitori
Far “parte di tutti i suoi beni a chi lo istruisce” fa parte del carico da portare.
Paolo ne parla in dettaglio in 1 Co. 9 anche se lui non fa molto uso di questo diritto.
L’espressione “chi lo istruisce” (6) è molto generica ed indica tutti coloro che svolgono un servizio per il Signore e l’esortazione non abbraccia solo una chiesa locale, ma tutti i credenti.

·         Seminare  e mietere
Ciò che viene seminato sarà quello che viene mietuto. È un principio immutabile ben visibile in natura, vero nella qualità, come nella quantità (2 Co 9:6), è una legge immutabile di Dio sia verso gli uomini che verso i credenti (Os 8:7 – 10:12).
Non si può pensare di accogliere la grazia e rifiutare di sottomettersi ai doveri che ne derivano. Non si può affermare di avere lo Spirito e vivere nella carne, perché carne e Spirito sono in opposizione fra loro. Sono due semi di natura diversa (3:3 – 5:16/26) così diversi che uno farà raccogliere corruzione, l’altro vita eterna (8).

·         Scoraggiamento e opportunità
Paolo invita a non lasciarci prendere dallo scoraggiamento, a non stancarci, ad aspettare con pazienza come fa ogni agricoltore (Gm 5:7). L’espressione “a suo tempo” è così vaga che, per i risultati, potremo anche dover attendere l’eternità quando: “allora ciascuno avrà la sua lode da Dio” (1 Co 4:5).
Dovremo anche essere capaci d’approfittare di tutte le opportunità per fare del bene a tutti, in particolare ai nostri fratelli nella fede.
L’espressione “finché ne abbiamo” (10) evidenzia che vi è un tempo in cui operare, prima che sia troppo tardi.


D.C.