Luca 23:43
Ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio.
Filippesi 1:23
"Oggi tu sarai con me in paradiso" (II)
La seconda frase che Gesù pronuncia sulla croce è una promessa di salvezza fatta dal Giudice supremo ad un condannato. Non si tratta di un perdono temporaneo, ma della pace eterna; non la vita che continua sulla terra, ma il regno di Dio e la risurrezione per una nuova vita in cielo.
All’inizio i due malfattori crocifissi con il Signore lo insultavano. In seguito uno dei due cambia atteggiamento. Egli riconosce la sua colpa e proclama l’innocenza di Gesù: “Noi… riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male”. In quel momento cruciale, è l’unico a rendersi conto della perfezione di Gesù e a pregarlo: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”.
La risposta è immediata, la promessa è certa: “Oggi tu sarai con me in paradiso”. Nessuna fase transitoria, nessuna minaccia di giudizio. Il brigante condannato dagli uomini è assolto da Dio e ciò solo grazie al fatto che Gesù avrebbe espiato le sue colpe davanti a Dio. Egli riceve la certezza di una salvezza personale alla presenza del Salvatore stesso. Avvenire meraviglioso che condivideranno tutti coloro che si saranno affidati a Cristo!
Gesù è il Salvatore di vite rovinate. Non disperiamoci a causa del male che abbiamo commesso. Gesù è potente per salvare anche oggi. Egli ha conosciuto la più grande umiliazione, il più profondo abbassamento, la morte disonorevole della croce per farci conoscere l'amore di Dio suo Padre. Per l'eternità!