“Chiunque chiede riceve, chi cerca trova... E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente?”
Luca 11:10-11
Dio risponde
Un giorno, Erino Dapozzo, un evangelista di
cui abbiamo già parlato, incontrò una ragazzina in grande difficoltà che gli
disse: “Ho perso il portamonete, e noi siamo molto poveri. Mio padre mi ha
picchiato, e io sono ritornata qui per cercarlo”. “Hai chiesto a Dio di
aiutarti?” “Oh sì, ma non è cambiato niente”, rispose lei continuando a cercare
affannosamente, “Dio non mi ha ascoltato”.
Seguì un’amichevole conversazione. La
ragazzina, di nome Giannina, insisteva nel dire che la sua preghiera era stata
inutile, e l’evangelista affermava il contrario! “Come vede, non riesco a
trovare il mio portamonete!”, concluse lei.
Allora Dapozzo tirò fuori dalla tasca una
banconota e gliela porse, dicendole: “Tu credi che Dio non ti abbia risposto
perché non hai trovato il portamonete. Ma, facendoti incontrare me, Lui ti ha
risposto meglio di quanto tu potessi pensare”.
Come Giannina, anche noi sovente abbiamo
un’idea precisa su come Dio dovrebbe risponderci, e quando la risposta non
corrisponde a quello che ci aspettavamo, concludiamo che Dio non ci ha
risposto. Quella ragazzina si aspettava che Dio le facesse trovare il
portamonete, ma la Sua risposta andava molto più in là, facendole incontrare
qualcuno che, oltre a risolvere il suo problema, le ha fatto conoscere meglio
il Dio d’amore.
Certi episodi della nostra vita, come una
semplice telefonata o un incontro apparentemente casuale, possono essere la
risposta alla nostra preghiera. Allora, quando preghiamo, chiediamo a Dio di
aprirci gli occhi per riconoscere e
accettare la Sua risposta, sotto qualsiasi forma si presenti.