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lunedì 20 marzo 2023

20 marzo - Il ricordo della morte del Signore

 Il Signore Gesù... prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me»... Prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me».

1 Corinzi 11:23-25

 

Il ricordo della morte del Signore

 

È il momento centrale del culto di adorazione reso a Dio. I credenti prendono il pane e il vino a ricordo della morte del loro Salvatore, e ognuno vi partecipa con emozione e rispetto, in risposta al desiderio espresso dal Signore nella notte che ha preceduto la Sua morte. Questa celebrazione presenta diversi aspetti:

– La cena (1 Corinzi 11:20): commemora l’ultima cena del Cristo con i Suoi discepoli, “nella notte in cui fu tradito” (v. 23).

– Il rendimento di grazie (1 Corinzi 11:24; Matteo 26:26-27): mette in risalto la riconoscenza verso il Signore per le Sue sofferenze e la Sua morte.

– La comunione (1 Corinzi 10:16): esprime la relazione d’intimità fra il credente e il suo Signore, come pure con tutti i veri credenti che, insieme, formano la Chiesa, il corpo di Cristo sulla terra.

– La mensa del Signore (v. 21): come invitati dal Signore, i credenti si sottomettono alla Sua autorità quando prendono insieme la Sua cena.

– Il rompere il pane (Atti 2:42; 20:27): il pane rotto, di cui ognuno mangia un pezzetto, è un simbolo del Suo corpo che è stato dato per loro. Il Suo amore è andato fino alla morte. Chi mangia un pezzo di quel pane ricorda queste cose.

– Il calice della benedizione (v. 16): Gesù stava per sacrificare la propria vita quando ha porto ai discepoli un calice di vino, simbolo del Suo sangue versato per la nostra benedizione. Ogni credente ricorda davanti a Dio il valore di quel sangue per la purificazione dei suoi peccati.