Gli uomini si suddividono in diverse categorie, ne elenco alcune:
1. Atei, negano Dio e la sua esistenza anche se: “ Poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili” Romani 1:19-20.
2. Coloro che credono ad un dio “sconosciuto” (Atti17:23) distante, distratto, disinteressato agli uomini e alla loro vita.
3. Chi crede a Dio, ma rifiuta di accettare la sua Parola trovandola incompressibile o troppo dura. “Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente” 1 Corinzi 2:14. “Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: «Questo vi scandalizza?...Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: «Non volete andarvene anche voi?» Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna” Giovanni 6:60-68.
4. Chi falsifica, toglie o aggiunge qualcosa alla sua Parola. “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio” 2 Corinzi 2:17. “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro” Apocalisse 22:18. “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema.” Galati 1:8
5. Coloro che hanno ricevuto la Parola di Dio e le riservano tutta l'attenzione che essa deve avere. E' importante che ogni uomo abbia in se lo stesso atteggiamento che hanno avuto i Tessalonicesi.
“Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete”. 1 Tessalonicesi 2:13.
Ogni credente da parte sua è chiamato a fare che cosa?: “predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza” 2 Timoteo 4:2.
La Scrittura usa parole forti nei confronti del peccato e questo può disorientarci. Abbiamo stoltamente pensato che Dio fosse come noi, con i nostri pensieri la nostre vie e caratterizzato dalle nostre stesse debolezze.
“Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie” Isaia 55:8.
“Ma Dio dice all'empio «Perché vai elencando le mie leggi e hai sempre sulle labbra il mio patto, tu che detesti la disciplina e ti getti dietro alle spalle le mie parole? Se vedi un ladro, ti diletti della sua compagnia, e ti fai compagno degli adulteri. Abbandoni la tua bocca al male, e la tua lingua trama inganni. Ti siedi e parli contro tuo fratello, diffami il figlio di tua madre. Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te” Salmo 50:16-21.
Nel Vecchio Testamento, il tempo della legge, durante il quale Dio mostrava all'uomo ciò che Lui nella sua giustizia esigeva, c'era senz'altro da essere spaventati e tremanti
“Tanto spaventevole era lo spettacolo, che Mosè disse: «Sono spaventato e tremo»” Ebrei 12:21.
Si legge ad esempio di lapidazioni o dare alle fiamme. Sono solo figure di una realtà ben più grande e se ci spaventavo queste che diremo dinanzi allo “Stagno di fuoco e zolfo” o al luogo del “pianto e dello stridore dei denti”?
Dio è veramente così santo da non tollerare queste cose?
Sì! Dio è un Dio paziente lento all'ira, un Dio che concede tempo all'uomo per ravvedersi ma che non può tollerare il male, ciò è contrario alla sua stessa natura.
“È terribile cadere nelle mani del Dio vivente” Ebrei 10:31.