Uno dei principali motori per stimolare il consumismo è la pubblicità. Essa sfrutta astutamente il desiderio latente in ogni individuo di possedere quello che non ha. Tale desiderio non data da ieri, i nostri primi genitori potevano mangiare a volontà di tutti i frutti del giardino in Eden eppure hanno voluto assaggiare anche l'unico frutto che non dovevano mangiare.
Non dimentichiamo che lo scopo del nemico è quello di farci uscire dall'ubbidienza a Dio, eccitando le nostre naturali concupiscenze. Ci spinge ad esempio a conformarci con invidia con quelli che possiedono più di noi.
“Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla; ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti” 1 Tim. 6:7-8.
Tre volte, durante la nostra vita siamo a mani vuote: quando nasciamo, quando andiamo a Cristo e quando moriamo. Nel primo e nell'ultimo caso non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla.
Ciò che possediamo in Cristo non ha prezzo ed è eterno. Non spendiamo la nostra vita correndo dietro a ciò che passa e non aspettiamo di aver lasciato questo mondo per staccarci dal mondo.