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venerdì 17 marzo 2023

Redenzione

“Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone” Tito 2:14.


Esaminiamo questo versetto che ci parla dell'opera redentrice che il Signore ha compiuto. I suoi risultati sono molteplici. Alla domanda: perché Cristo ha dato se stesso? Dovremo rispondere:

Primo, per riscattarci. Il riscatto è una liberazione tramite pagamento. Per natura eravamo tutti prigionieri dei legami del peccato. Vivevamo nell'iniquità, ossia senza regole, senza preoccuparci della volontà di Dio. E' un grave errore credere che gli uomini senza Dio siano persone libere. No! Romani (6:15-23) mette questo in evidenza, quando dice che l'uomo naturale è “schiavo del peccato” e non può fare a meno che peccare.

Secondo, per purificarci. Prima di conoscere il Signore non eravamo solo prigionieri, eravamo anche contaminati, perché il peccato contamina lo spirito, la coscienza, i pensieri, i comportamenti. Ecco perché dovevamo essere purificati.

Terzo, un popolo che gli appartiene. Questa purificazione non è fine a se stessa. Con la purificazione siamo diventati suoi. Ora possiamo vivere in una nuova condizione. I cristiano non appartengono più a se stessi. Ora siamo un popolo che appartiene a Cristo.

Quarto, Zelante nelle opere buone. I cristiani non fanno le opere per ricevere qualcosa ma perché hanno ricevuto qualcosa. Questo distingue nettamente il cristianesimo da tutte le altre religioni, nelle quali l'uomo deve sempre fare qualcosa per meritarsi il favore delle divinità. Le buone opere sono quelle che Dio ha precedentemente preparato affinché le pratichiamo (Efesini 2:10).