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domenica 12 marzo 2023

Mancanza di fiducia

“Sarai disse ad Abramo: Ecco, il SIGNORE mi ha fatta sterile; ti prego, va' dalla mia serva; forse avrò figli da lei” Genesi 16:2.


Qui vediamo l'incredulità prendere possesso del cuore e della mente.

Queste parole sono l'espressione dell'impazienza caratteristica dell'incredulità; Abramo avrebbe dovuto valutarle così e aspettare pazientemente dal Signore l'adempimento della sua promessa. Ma il nostro povero cuore naturale preferisce tutt'altra cosa che una posizione d'attesa. Farà ricorso ad espedienti, farà dei piani, userà una risorsa qualsiasi piuttosto che rimanere in una posizione che tanto gli pesa.

Credere ad una promessa e aspettare pazientemente l'adempimento sono due cose molto diverse.

“il SIGNORE mi ha fatta sterile” in definitiva significa questo: “Dio è venuto meno alle sue promesse” e di conseguenza “dobbiamo sbrigarcela da soli”. C'è da restare sorpresi nel vedere quanto si fa in fretta a fare la scelta sbagliata quando si è perso la fiducia in Dio e nelle sue promesse.

“Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore” Luca 2:25-26.

Questo è un passo straordinario. Qui si verifica una misteriosa comunicazione di conoscenza divina fatta a questo credente, ormai anziano, ma che camminava in silenziosa comunione con Dio. Simeone aspettava colui che doveva giungere a salvare Israele perché così gli era stato promesso. E lo vide.

Noi crediamo alle promesse che Lui ci ha fatte?